Barbara D’Urso commossa ricorda Isabella Biagini: “Ricordo quando mi dicevi che…” (2 / 2)

così ha rinunciato al lavoro pur di non lasciare sola la figlia. Isabella era molto affezionata a sua madre, è stata lei a mantenerla fino alla fine rinunciando agli alimenti dell ex marito. Faceva serate per guadagnare, recitava in film veloci e che si girassero solo a Roma per non allontanarsi da casa sua. La sua vita è stata molto difficile e tormentata, il 18 Dicembre 1999 è morta sua figlia Monica a soli 39 anni. Durante un’intervista raccontò di aver dormito tre giorni e tre notti con lei nel cimitero, per terra, coperta solo con un plaid e aggiunse:

“Monica non è morta, vive in America, è in giro per il mondo. Mi piace pensarla così, è meno doloroso“, un lutto mai superato, la morte per un tumore di cui non sapeva nulla: “Me ne sono accorta perché è stata male mentre provava il vestito del matrimonio, si stava per sposare.” In quell’intervista raccontò che la più bella interpretazione della sua carriera fu quella che fece in ospedale, mentre sua figlia stava male: “Entro in bagno, mi trucco, parrucca gialla, rossetto pomodoro, esco che sono un personaggio felliniano. Monica sussurra: “Ma come ti sei conciata?”. “Ho un film, vado a recitare”. Non era vero, ma farle credere che avevo un lavoro era un modo per tranquillizzarla, farla sorridere”.

Tante lotte ha dovuto affrontare per sua figlia, non ha avuto bisogno di nessuno per mantenerla, il senso di colpa per non essere riuscita a salvarla le faceva compagnia tutte le notti, con un sogno: “Mi arrampico su una scala, arrivo sulle nuvole da mia figlia Monica. Gioco, cerco di prenderla, lei si diverte ma non mi vuole tirare su. Allora scendo e aspetto”.

Isabella, negli ultimi tempi, aveva tanti problemi economici. Negli ultimi anni si era ammalata, le avevano portato via la sua casa e l’incidente per rincorrere il suo amatissimo cane. Una donna che non è riuscita mai a superare il dramma della morte di sua figlia e che ora potrà finalmente riabbracciare.