Come si sa ormai da ben 22 anni abbiamo fintio di usare le lire a favore dell’Euro, la moneta unica europea che consente, in tutto il territorio dell’Unione Europea, di non cambiare i soldi ogni volta che si si reca in un Paese estero che però fa parte della Comunità Economica Europea. L’Euro non serve soltanto per un motivo pratico, come ad esempio nei viaggi comunitari, ma favorisce anche il commercio a livello internazionale. Ci sono dei Paesi che ad esempio hanno mantenuto per un certo periodo di tempo la doppia valuta.
L’Euro è anche una moneta molto criticata dagli scettici, in quanto pare che le cose costino di più di quando c’era l’amata lira. Eppure quasi nessuno lo sa, ma bisogna fare attenzione se si possiedono delle 100 lire in casa, in quanto proprio una di quelle monete oggi potrebbe valere una fortuna. Vediamo quindi di quale moneta si tratta e perchè la notizia è molto importante.
Attenzione a questa moneta
Secondo quanto riferiscono i giornali nazionali, bisogna fare molta attenzione a questa moneta, ovvero ad una in particolare del valore di 100 lire. Si tratta di una moneta che anche i più giovani hanno avuto in tasca fino all’avvento dell’Euro, cioè quella che rappresenta la Dea Minerva ppoggiata da un lato ad un’asta, e dall’altro ai rami di un piccolo albero di ulivo.
La Dea Minerva è una delle figure leggendarie più famose della tradizione italiana, e per questo, visto il suo grande valore nell’Antichità, veniva rappresentata sulla moneta italiana, la lira appunto. Come detto su questa moneta, se la si possiede a casa, bisogna fare molta attenzione e andare a guardarla subito.
In particolare bisogna trovare la moneta da 100 lire con la scritta “Prova”. Tale scritta si trova incisa in piccolo sul bordo destro della moneta, nel verso dove è rappresentata la dea della Sapienza. La 100 Lire Minerva di prova realizzata nel 1954, infatti, non è mai circolata tra le mani degli italiani. Il tesoro e la zecca non consentirono la diffusione della moneta di prova, ma immisero sul mercato direttamente la moneta definitiva dell’anno successivo. La moneta è così diventata rarissima, introvabile, e per questo oggi per che la possiede, magari per un collezionista, vale tantissimi soldi, ovvero ben 100mila euro.