Australia, si valuta l’uso del riconoscimento facciale per i siti proibiti ai minorenni (2 / 2)

Si sta pensando di riconoscere la persona che sta provando ad accedere a determinati siti tramite una scansione del volto: un software riconoscerà il soggetto e nel caso in cui non abbia ancora compiuto la maggiore età, l’accesso verrà respinto. Si chiama Face Verification System e userà i dati biometrici archiviati nei database del Dipartimento degli Affari Interni australiano.

Per il momento si tratta solo di una proposta lanciata da alcuni politici del maggiore paese dell’Oceania. Nelle settimane a venire saranno ascoltati i pareri degli esperti di biometrica ed eventualmente la proposta di legge passerà in Parlamento. L’attuale governo, guidato da Morrison, però, è determinato a ottenere risultati concreti in tempi brevi.

Se tutto ciò dovesse diventare realtà, l’Australia sarebbe una delle prime nazioni al mondo a usare un sistema di intelligenza artificiale che vieterebbe ai minori di accedere a siti a loro in teoria proibiti. La preoccupazione (e di conseguenza il limite) più grande relativo alla realizzazione della proposta riguarda la privacy: c’è timore che i dati sensibili delle persone finiscano nelle mani sbagliate, come già successo con i vari scandali recenti della vendita illecita dei “big data”.