Australia, si valuta l’uso del riconoscimento facciale per i siti proibiti ai minorenni (1 / 2)

Australia, si valuta l’uso del riconoscimento facciale per i siti proibiti ai minorenni

“Premendo sul tasto entra confermerai che hai almeno 18 anni”. Quante volte quel tasto è stato premuto da persone che a 18 candeline sulla torta ancora non ci erano ancora arrivate? Parecchie. Si tratta di un metodo troppo innocuo per prevenire la fruizione di contenuti per adulti a persone non ancora maggiorenni. E che, per questo motivo, presto potrebbe essere un ricordo del passato.

L’Australia sta sperimentando nuovi metodi per evitare che i minorenni entrino con estrema facilità nei siti pornografici o in quelli dei giochi d’azzardo. Presto, invece che premere col dito o con il mouse “Sì, sono maggiorenne” potrebbe essere necessario un riconoscimento facciale con la fotocamera frontale dello smartphone o la webcam del PC.

In Gran Bretagna si è già provato a limitare l’accesso ai siti a luci rosse ai minorenni ma i risultati sono stati a dir poco deludenti. Non è cambiato nulla in sostanza in quanto i metodi per eludere i controlli sono alla portata di chiunque. In Australia si vuole provare a fare un passo avanti più deciso, evitando quindi questionari sull’età, inserimento dell’età di nascita o perfino inserimento dei dati relativi a documenti di identità.