Attentato Strasburgo, morto un altro dei feriti: “Barto” è la quinta vittima (2 / 2)

Bartek si trovava insieme a Megalizzi e a Clara Rita Stevanato e Caterina Moser, le due studentesse venete che vivono a Parigi. I quattro erano andati a visitare i mercatini natalizi di Strasburgo dopo una giornata di lavoro all’europarlamento, dove avevano seguito una sessione plenaria. Loro due sono riuscite a scappare, nei pressi del ponte del Corbeau, quando il killer ha iniziato a sparare.

Megalizzi e Orent-Niedzielski, invece, sono stati sorpresi dalla furia omicida di Cheriff Chekatt e hanno perso la vita in giovana età. Antonio viveva con Barto: la sua prima casa a Strasburgo la stava condividendo proprio con il 35enne morto ieri. “Dopo cinque giorni di coma profondo il suo cuore ha smesso di battere“, ha dichiarato Dorota Odent, una conoscente della madre del ragazzo.

Siccome si trattava, per l’appunto, di coma irreversibile la famiglia ha preso un’ultima coraggiosa decisione: farlo salutare dai suoi amici e conoscenti negli scorsi giorni, prima di staccare definitivamente la spina. L’Europa ha perso con Bartek un ragazzo impegnato su molti fronti, in primis quella per i diritti LGBT, ma anche per la cultura Yiddish e in generale la libertà di espressione. Il ragazzo parlava molte lingue e, pur essendo di Strasburgo, si considerava “cittadino del mondo”.