“Erano stati notati dei comportamenti non corrispondenti all’obbligo di assistenza a favore di anziani all’interno di una casa di riposo. Sentivano urlare nei confronti di alcuni malati”. Quando è partita l’indagine durata mesi, ci sono stati controlli, appostamenti e osservazioni di quanto succedeva all’interno della casa di riposo e così sono state raccolte delle prove, quelle che vengono definite “inequivocabili fonti di prova a carico di tre assistenti sanitarie”.
Le tre donne “deridevano gli anziani, li spintonavano, insultavano e umiliavano” e nessuno si prendeva realmente cura degli anziani.
La notte, ad esempio, nessuno ascoltava le richieste degli ospiti. Dalle immagini delle telecamere si vedeva una donna che voleva andare in bagno ma nessuno la aiutava e la mattina dopo veniva addirittura insultata per aver disturbato chi doveva assisterla.
In quell’occasione altre due assistenti avevano commentato augurandole la morte perché “quella donna dava fastidio“. Due delle indagate sono state sottoposte agli arresti domiciliari, mentre la terza è stata sottoposta a misura cautelare con l’obbligo di presentazione in Questura tutte le mattine per firmare.
Sono stati registrati una serie di insulti del tipo: “Animale”, “capra”, “mi fai schifo”, “sei pazza”, “scema”. Ma le assistenti non si fermavano agli insulti e addirittura li minacciavano: “Ti prendo a schiaffi, muoviti o ti do uno schiaffo, ti ammazzo”. Le minacce e gli insulti venivano accompagnati anche da violenza con schiaffi, spinte e umiliazioni.
“Cambiati o ti prendo a legnate, se non ti lavi ti prendo a schiaffi, io ti ammazzo“. Questi sono solo alcuni degli insulti rivolti agli anziani ospiti della casa di riposo di Ragusa.