Ora l’obbiettivo della Asl di Lecce è quello di “spezzare la catena di trasmissione attraverso la chiamata attiva e l’invito a tutti i soggetti che non hanno avuto la malattia o che non si sono vaccinati, a fare la vaccinazione a prescindere dall’età“, ha spiegato il dirigente sanitario sottolineando che il focolaio è “dovuto ad un accumulo di soggetti che non si sono vaccinati o che non hanno avuto da giovani il morbillo e quindi non ne sono immuni“.
In queste ore molti pediatri stanno lanciando un Sos, bisogna far vaccinare i piccoli per proteggerli da un cocktail pericolosissimo, ovvero quello del virus influenzale unito al morbillo. Sulla pagina Facebook Vaccinarsiinpuglia, si legge: “Sono coinvolti anche neonati, quelli che purtroppo possono sviluppare complicanze con una maggiore probabilità. Le coperture nei bambini attualmente sono ottime nella nostra regione“.
“La criticità è rappresentata da giovani adulti non vaccinati e suscettibili al morbillo (senza pregressa immunizzazione “naturale”). I giovani adulti devono essere vaccinati contro il morbillo. La vaccinazione è gratuita. Quante volte bisogna ripeterlo che il morbillo non è una malattia banale e che anche gli adulti possono manifestare la malattia in forma grave? Oltre che rappresentare una fonte di contagio per i neonati che non possono essere vaccinati prima dei 13 mesi?“.