Allarme epatite in Italia: 12 persone in ospedale per colpa della curcuma negli integratori (2 / 2)

Il sospetto è che la contaminazione (non si capisce ancora di che natura) sia partita dalla materia prima, che solitamente si acquista in India. Sono in corso indagini, in collaborazione con le aziende coinvolte, per capire dove, appunto, sia stata acquistata la spezia orientale. Può darsi che sia stata comparata dagli stessi grossisti.

O magari la pianta in questione è stata scambiata con un’altra e negli integratori sia finito qualcosa di diverso dalla curcuma. Gli integratori sono considerati un alimento e non un farmaco, per cui le procedure di controllo sono più blande. Si tratta di un mercato in crescita, che negli ultimi anni ha avuto aumenti tra il 6 e l’8%.

Il Ministero della Salute ha invitato la popolazione a sospendere temporaneamente l’assunzione degli integratori che contengono curcuma. Non si è ancora deciso se lanciare o meno un alert a livello europeo. Ad ogni modo la curcuma viene assunta sotto forma di integratore soprattutto dalle persone che puntano a dimagrire, nonostante non sia mai arrivata una conferma ufficiale in tal senso.