Allarme Cannabis Light: è un prodotto sicuro per il consumatore? (2 / 2)

Ma come può tutelarsi il consumatore fintanto non vi sia un intervento legislativo più oculato? 

L’unico modo per essere tranquilli è acquistare prodotti coltivati e lavorati da aziende affidabili in grado di garantire la tracciabilità del prodotto lungo la filiera: cosa non semplice in un settore dove alcune aziende – come il leader di mercato EasyJoint – producono solo una parte di quello che confezionano (acquistando la restante parte da piccoli e medi produttori) o addirittura si limitano a confezionare prodotto extracomunitario di importazione (principalmente svizzero) dalle caratteristiche incerte. Non è questo il caso di aziende come Rituale o Canapa Montana, due realtà attente al rispetto di regole non scritte che andrebbero al più presto rese obbligatorie per tutto il settore.

Nicolò Rizzo (in foto nel campo di canapa) è co-founder di “Rituale”, il brand calabrese di Cannabis Light che si inserisce nel complesso della Favella Group, una realtà aziendale composita che vanta più di ottant’anni di storia nell’agro-alimentare e che mantiene internamente l’intera filiera dei suoi prodotti. Ci spiega: «Il consumatore dovrebbe informarsi sull’azienda produttrice, con uno sforzo di energie maggiore rispetto a quello richiesto per la scelta di un alimento. Finché non ci sarà una regolamentazione sul consumo umano di Cannabis Light, ognuno dovrebbe indagare affinché non si tratti di un coltivatore improvvisato, ma che sia inquadrato in un contesto produttivo serio in cui l’applicazione di standard di sicurezza è una prassi consolidata».

Franco Picconi è invece il produttore e titolare di “Canapa Montana”, azienda che coltiva Canapa Light a oltre 1000 metri, sulle Alpi Marittime. Anche in questo caso l’impresa operava già precedentemente nel settore alimentare e mutua proprio da lì l’insieme di procedure che si rendono necessarie per ottenere un prodotto affidabile. Insiste sull’importanza di attuare tutti quei passaggi come si trattasse di un alimento: «qualche azienda (gli improvvisati) approfittano di questa cosa, ma sono convinto che seguire queste regole sia il minimo che si possa fare per offrire al cliente un prodotto qualitativamente eccellente».