Regno Unito, lieto fine per il cane abbandonato in chiesa

La storia del cane abbandonato in chiesa con una lettera del proprietario, che ha commosso non solo la popolazione inglese, ha finalmente il suo lieto fine: l'animale ha riabbracciato la sua padrona.

Regno Unito, lieto fine per il cane abbandonato in chiesa

La vicenda si svolgeva pochi giorni prima di Natale, in una chiesa inglese: un cane era stato ritrovato abbandonato e con una lettera. La persona, arrivata a dover abbandonare il suo amico a quattro zampe, aveva utilizzato quella lettera per spiegare le sue motivazioni, dettate non da un gesto di crudeltà ma dalla disperazione che solo l’estrema povertà può generare.

Il biglietto di spiegazioni riportava: “Per favore, credetemi quando vi dico che non l’ho fatto facilmente. Il mio cane significa per me il mondo e non so cos’altro fare. Non ho casa o soldi per lui. La vita ha preso una brutta piega per me e non potevo immaginare che rimanesse fuori con me al freddo e affamato” e sarebbe stato ritrovato proprio accanto al cane, lasciato legato all’altare della chiesa del Sacro Cuore di Blackpool.

Dopo nemmeno un mese, però, la storia sembra essersi conclusa nel migliore dei modi: il cane, uno Staffie di sette anni, ed il suo padrone torneranno insieme. Il cane, affidato alla Rspca e chiamato Cracker, aveva spinto il responsabile del canile locale a lanciare un appello all’ex proprietario, invitandolo a farsi avanti accettando gli aiuti che erano disposti a dargli.

Ed il proprietario è tornato, anzi, la proprietaria, di nome Alison. La donna, che si è scoperto essere una senzatetto, avrebbe dichiarato anche che il cane risponderebbe al nome di Rooney. Lo Staffie, al momento, si troverebbe insieme alla Charity Street Paws che mira a prendersi cura di lui, senza darlo in adozione, fino a quando la donna non avrà risolto la sua difficile situazione, risultando pronta a riprenderlo con sè.

La storia di Rooney ha davvero toccato il cuore della nazione, ma purtroppo non è insolita” racconta ai giornali locali Michelle Southern, fondatrice di Street Paws, successivamente continua affermando: “Le persone che non hanno casa sono costrette a prendere decisioni strazianti e rinunciare ai loro animali domestici in quanto non hanno altra scelta“.

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