Filippine, rinvenuto un insetto che si credeva estinto da un secolo

Tra le fitte foreste delle Filippine, un gruppo di scienziati ha recentemente fatto una scoperta sorprendente: una specie di punteruolo che si credeva estinta da oltre un secolo è stata riscoperta.

Filippine, rinvenuto un insetto che si credeva estinto da un secolo

La riscoperta di un coleottero che si credeva estinto, denominato Metapocyrtus bifoveatus, rappresenta un evento straordinario nel mondo degli insetti. Il ricercatore Tom Terzin, dell’Università di Alberta, ha annunciato con entusiasmo questa scoperta, paragonandola alla riscoperta di un dodo nel mondo animale.

Le foreste delle Filippine, nonostante la forte deforestazione degli ultimi decenni, continuano a essere uno degli habitat più ricchi di biodiversità al mondo, come dimostra la scoperta di una nuova specie di punteruolo insieme a quella ritenuta estinta. Terzin, durante una visita al Parco Nazionale dell’isola Negros nel 2016, ha fatto una straordinaria scoperta osservando due piccoli insetti che si muovevano lentamente su alcuni cespugli nel cuore della foresta.

Dopo 8 anni di studio è riuscito a identificarli come una nuova specie di punteruolo, il Metapocyrtus augustanae, insieme all’erroneamente ritenuto estinto Metapocyrtus bifoveatus. Questo secondo punteruolo era stato visto e raccolto solamente una volta quasi 100 anni fa e la sua sopravvivenza a dispetto della deforestazione dimostra la sua incredibile resilienza.La nuova specie scoperta, il Metapocyrtus augustanae, è caratterizzata da una consistenza “pelosa” e rugosa e da dimensioni più contenute rispetto agli altri punteruoli delle Filippine.

Al contrario, il Metapocyrtus bifoveatus è un insetto estremamente colorato e lucido, potenzialmente pericoloso per le piante ma al momento non sembra infestare le foreste dell’isola Negros. Entrambe le specie potrebbero essere utili per studi sul recupero ecologico e la conservazione delle foreste pluviali filippine.

Terzin e la sua collega Shirley Bangoy hanno lavorato duramente per identificare e descrivere queste due specie uniche, dimostrando l’importanza della ricerca scientifica nella salvaguardia della biodiversità. Nonostante le sfide e le limitazioni imposte dal governo filippino, i due scienziati hanno continuato a lavorare per proteggere e documentare la straordinaria flora e fauna del paese, aprendo la strada a nuove scoperte e a una maggiore consapevolezza dell’importanza della conservazione ambientale.

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