E’ ormai opinione acclarata e scientificamente supportata che la ‘pet therapy’ abbia solide motivazioni scientifiche e riesca veramente a cambiare la vita di coloro che vi fanno ricorso.
Dall’ippo terapia per disabili, all’accudimento di un animale da parte di bambini autistici o con disagio mentale che, come abbiamo visto, spesso ha aiutato i bambini ad esprimere le loro potenzialità nascoste, come il caso della bambina autistica e del suo gatto, tutti conoscono l’importanza degli animali e della loro interazione con l’uomo.
Fino ad ora erano conosciuti soprattutto i risultati brillanti conseguiti dai cani guida per ciechi, oggi invece la quantità degli animali presi in considerazione si è molto ampliata; tra di loro, però, i risultati migliori li ottengono sicuramente i nostri amici cani che sono fondamentali per migliorare la qualità della vita di anziani che vivono soli, di bambini con deficit vari, e di quanti, a qualunque età, soffrono di crisi depressive e di panico.
Emblematico il caso raccontato sul proprio blog da Kathryn Oda che fin da adolescente lottava contro la depressione profonda e le crisi di ansia, aggravate da episodi di bullismo negli anni giovanili. Nulla era servito a migliortare le sue condizioni psichiche, né gli studi di igiene mentale, né l’iscrizione a corsi di fitness, né alcun altro sussidio terapeutico.
La vita della giovane è però cambiata nel momenti in cui ha deciso di prendere con sé un cane. Questa semplice decisione ha rivoluzionato la sua vita, cambiandola in meglio e spingendola, finalmente, a vivere serenamente anche nelle giornate in cui la malattia colpiva più duramente. L’accudimento verso un animale e le manifestazioni di affetto disinteressato che un cane dimostra – sempre e comunque – al proprio padrone, sono la migliore medicina per affrontare i momenti bui che la depressione impone a chi ne è affetto.