A distanza di un mese esatto dal varo dello smartphone low cost Blade A71, il marchio cinese ZTE torna a occuparsi di smartphone economici, sempre con la serie Blade, al cui interno ha listato anche il nuovo ZTE Blade L9, portato all’esordio in Messico, nelle colorazioni blu e grigio, al prezzo di 1.699 pesos messicani (circa 72 euro).
ZTE Blade L9 (137.5 x 67.5 x 10 mm, per 143 grammi) ha un design molto old style, con notevoli cornici frontali (69.5% di screen-to-body), sopra e sotto il display, un pannello TFT da 5 pollici, risoluto a 480 x 960 pixel, quindi in WVGA, con 18:9 di aspect ratio, e 215 PPI di densità di pixel per pollice: la fotocamera anteriore risulta da 5 megapixel interpolati (2 reali) mentre, dietro, un lingottino rettangolare a 3 unità propone in realtà una monocamera, visto che gli altri fori sono per il Flash LED e la scritta AI, da 8 megapixel interpolati (5 reali, HDR, effetto Bokeh, video a 720p@30fps).
Il pulsante d’accensione ed il bilanciere per il volume sono collocati come di consueto a destra. Per la sezione elaborativa, lo ZTE Blade L9 propone un processore quadcore (1.3 GHz), lo Spreadtrum SC7731 di Unisoc, realizzato a 28 nanometri ed abbinato a una GPU ARM Mali-400 MP2: RAM e storage non stupiscono più di tanto, assestandosi rispettivamente a 1 e 32 GB, sebbene lo spazio d’archiviazione, via microSD, possa guadagnare altri 128 GB.
Manca l’NFC, ma il comparto connessioni dello ZTE Blade L9 comprende comunque altro, tra cui il 4G, il Dual SIM, il Wi-Fi n (hotspot), il Bluetooth 4.2 Low energy (con codec A2DP), il GPS con A-GPS e GLONASS, il mini-jack da 3.5 mm con Radio FM, e una microUSB 2.0 che carica la batteria, da 2.000 mAh, non removibile. Quest’ultima, secondo quanto emerso, grazie a un sistema di smart di risparmio energetico, che “rileva e limita l’elevato consumo di energia“, dovrebbe assicurare un’intera giornata d’autonomia.
Per il sistema operativo, ZTE ha scelto, in favore dello smartphone low cost ZTE Blade L9, Android 11 che, però, viste le specifiche basilari, sarà implementato nella sua Go Edition, alleggerita e semplificata, con annesse versioni snellite delle più diffuse app di Google.