L’atteso evento di ZTE per la presentazione dei top gamma della serie ZTE Axon 30 ha avuto luogo, col modello base, provvisto di selfiecamera under-display (come il predecessore), appena accennato, e la totale attenzione conferita ai due flagship meno sperimentali e più commerciali, noti come ZTE Axon 30 Ultra (previsto anche per l’Italia) e ZTE Axon 30 Pro, sotto l’egida software di Android 11 con l’interfaccia MyOS 11.
Protetto da un vetro Gorilla Glass 5 sia davanti che dietro, lo ZTE Axon 30 Ultra ha un frontale leggermente curvo ai lati, in stile “dual edge”, con un display, esteso sul 95% dello spazio a disposizione, secondo un rapporto panoramico a 20:9, formato da un pannello AMOLED (di Visionox) da 6.67 pollici, risoluto in FullHD+, con supporto all’HDR10/HDR10+, il 100% di copertura sulla scala colore DCI-P3, un touch sampling da 300 Hz, e una frequenza di campionamento adattiva al contenuto, da 60/90/120/144 Hz.
Un punch hole in alto al centro situa la selfiecamera, da 16 megapixel, lasciando alla parte meridionale del pannello l’autenticazione biometrica presidiata con uno scanner in-display per le impronte digitali: dietro, sulla coverback che oltre alle nuance Mint, Black, White, propone alche la lussuosa versione in pelle vegana, un modulo rettangolare è stato “ingrassato” per ospitare una quadcamera “Trinity”.
Quest’ultima si compone di tre sensori da 64 megapixel, di cui uno principale (Sony IMX686, f/1.6, modalità Super Moon e Super Night, stabilizzazione ottica, video anche in 8K@30fps), uno ultragrandangolare (120°, f/2.2, 13 mm), e uno “Super Human” (forse) per la profondità (f/1.9, 35 mm), accompagnati da un periscopico (zoom ottico 5x, ibrido 10x, digitale 120x) 8 megapixel (123 mm). L’audio conta su speaker stereo accreditati di un output HiFi, ottimizzati per l’audio immersivo DTS:X Ultra, e su tre microfoni (principale, riduzione rumore, zoom audio).
Tipico top gamma, lo ZTE Axon 30 Ultra propone, con i bollenti spiriti dei grossi carichi di lavoro smaltiti grazie alla camera di vapore, il processore octacore Snapdragon 888, che consente l’adozione del 5G e del Wi-Fi 6E, mettendo a disposizione tre combinazioni di RAM (LPDDR5) e storage (UFS 3.1), rispettivamente da 8+256 (4.698 yuan, pressappoco 601 euro) o 12+256 GB (4.998 yuan, intorno ai 640 euro), e 16 GB + 1 TB (6.666 yuan, all’incirca 853 euro). Assolta la possibilità di garantire i comodi e (in questo periodo) più sicuri pagamenti contactless via modulo NFC, assicurata la localizzazione precisa mediante il GPS dual frequency, lo ZTE Axon 30 offre la ricarica rapida Ultra Quick Charge 4+ (66W) in favore della batteria, da 4.600 mAh.
ZTE Axon 30 Pro, sostanzialmente uguale al precedente, ha un display piatto, con 360 Hz di touch sampling: sul retro, il bumper rettangolare è meno spesso, dacché nella quadcamera rimangono solo il sensore principale e ultragrandangolare da 64 megapixel, mentre i rimanenti due sono rappresentati da uno per le macro, da 5 megapixel, e da uno per la profondità, da 2 megapixel. Immutato anche il processore, i tagli mnemonici sono da 6+128 (3.000 yuan, 384 euro), 8+128 (3.300 yuan, 423 euro), e 8+256 GB (3.600 yuan, 461 euro): la batteria, da 4.200 mAh con carica rapida a 55W, subisce un leggero downgrade al pari della connettività stanziale, “solo” Wi-Fi 6.