Atteso da diverse settimane, grazie ad un evento appena conclusosi in Cina, è diventato ufficiale il nuovo cameraphone di scuola Xiaomi che, in veste di Xiaomi Mi CC9 Pro (in procinto di arrivare domani in Europa, a Madrid, sotto il nome di Mi Note 10), sfoggia un sensore fotografico Samsung da ben 108 megapixel, inserito in un array da pentacamera.
Frontalmente, lo Xiaomi Mi CC9 Pro punta molto sul display, un pannello AMOLED da 6.47 pollici, con risoluzione FullHD+ estesa su un rapporto panoramico a 19.5:9: dotato di supporto verso l’HDR e alla gamma cromatica DCI-P3, provvisto di un rapporto di contrasto pari a 400.000:1, il pannello visuale contenuto tra bordi curvi vanta la certificazione TUV Rheinland quanto a contenimento della luce blu e, in più, cela un più ampio e sottile scanner sottostante per le impronte digitali, di tipo ottico, migliorato nella velocità, nella precisione (anche con le dita bagnate, a basse temperature, o con forte luce), e nell’efficienza energetica.
La selfiecamera, contenuta in un delicato notch a goccia, ammonta a 32 megapixel (con beauty mode), ma è sul retro che lo Xiaomi Mi CC9 Pro da spettacolo (e non solo nel riconoscimento delle scene o grazie alla Super Night Mode).
Qui, davanti al Flash Dual LED (per toni freddi e caldi), campeggia una pentacamera così strutturata: all’interno di un semaforo verticale, il sensore in alto è un teleobiettivo da 5 (zoom ottico 5x, ibrido 10x, digitale 50x, f/2.0, con stabilizzazione ottica), seguito da un sensore da 12 per la modalità ritratto (pixel grandi 1.4 micron, lente da 50 mm, f/2.0, autofocus dual pixel, zoom ottico 2x), posta a sua volta su un sensore da 108 megapixel (Samsung ISOCELL Bright HMX con area fotosensibile da 1/1.33’’, apertura focale f/1.69, pixel grandi 0.8 micron, pixel binning per foto da 27 megapixel, a 8 lenti sulla Premium Edition). Al di sotto, si posiziona prima un sensore ultragrandangolare (117°) da 20 (Sony IMX350, f/2.2, pixel grandi 1.0 micron) e, poi, un sensore per le macro (a 1.5 cm, con profondità da 2 a 10 cm) da 2 megapixel (f/2.4). Sempre in ottica multimediale, lo Xiaomi Mi CC9 Pro vanta uno speaker singolo, ma grande due volte la media dei rivali, con certificazione Audio Hi-Res, come il Redmi K20, oltre ad un jack da 3.5 mm.
Nel mezzo, all’interno dello chassis con trattamento idrorepellente P2i, lo Xiaomi CC9 Pro implementa un processore Qualcomm a otto core (2.2 Ghz), lo Snapdragon 730G, ottimizzato in ottica gaming, con GPU Adreno 618 overcloccata (+15% in performance) e modem Snapdragon X15 per l’LTE. La batteria, da 5.260 mAh, caricabile rapidamente via Type-C a 30W, si ripristina del 58% in mezzora, e del 100% in 65 minuti, offrendo più che adeguato supporto, assieme alla rinnovata interfaccia MIUI (su base Pie), al roster delle connettività, che qui comprende il Dual SIM, il GPS, un modulo NFC, il Bluetooth 5.0, il Wi-Fi ac, ed un emettitore d’infrarossi.
Concepito nelle varianti cromatiche Aurora Green, Midnight Black e Glacier White, lo Xiaomi Mi CC9 Pro offrirà possibilità di scelta, con relativo impatto sui prezzi, anche quanto a dotazioni mnemoniche, grazie al setting da 6 + 128 (UFS 2.1) GB (360 euro, o 2.799 yuan), 8 + 256 (UFS 3.0) GB (400 euro, o 3.099 yuan), e 8+256 GB Premium Edition (460 euro, o 3.499 yuan).