Xiaomi Mi 9T Pro 5G è stato uno degli smartphone più attesi della giornata odierna, col prolifico brand cinese che ne ha fatto, a suo avviso, il device telefonico di 5G munito più economico sul mercato, contribuendo in tal senso ad alzare l’hype attorno al modello.
Il frontale dello Xiaomi Mi 9T Pro 5G non è flat, esibendo una piccola curvatura laterale 2.5D attorno al display, munito di waterdrop a U nel quale risiede la selfiecamera, da 20 megapixel. Poco sotto, contornato da cornici quasi nulle su tre dei quattro lati del perimetro, è sito il display AMOLED da 6.39 pollici, con risoluzione FullHD+, integrante uno scanner biometrico sottostante e certificato Rheinland nella tutela della vista.
Sul retro, previsto nelle colorazioni Titanium Black o Dream White (con sfumature rosa/viola), è presente un altro prestito fotografico dal Mi 9, formato dalla tripla fotocamera, da 48 (standard, Sony IMX586) + 16 (ultragrandangolo) + 12 (telescopico) megapixel, meglio ottimizzata in termini di algoritmi intelligenti.
Dal punto di vista audio, grazie al connubio tra una cavità da 1.04 cc e amplificatori smart applicati agli speaker super linear 1217, attestato il supporto al Low Latency and High Definition Codec (LHDC), è garantito un ottimo output sonoro. Sempre in tema di coinvolgimento multisensoriale, è stato migliorato il feedback vibrazionale 4D, sia nella rapidità di risposta agli impulsi (10 ms) che nella capacità d’agire in 150 scenari gamici differenti.
La scelta computazione per lo Xiaomi Mi 9T Pro 5G è ricaduta sulla GPU Adreno 640 e sul processore Snapdragon 855 Plus, provvisto di modem per il 5G capace di supportare, tramite 6 antenne (per non offuscare il segnale durante l’impugnatura), download sino a 1 Gbps, attenzionando anche le bande n41/n78/n79.
Le combinazioni mnemoniche, tra RAM e storage, consentono ben 4 allestimenti, da 8+128 GB (circa 470 euro o 3.699 yuan), 8+256 GB (intorno ai 486 euro, o 3.799 yuan), 12+256 GB (sui 524 euro, o 4.099 yuan), e 12+512 GB (pressappoco 550 euro, o 4.299 yuan). Il tutto, senza preoccuparsi del calore generato, stante la presenza di una vapor chamber capace di abbassare la temperatura financo di 10.2°.
L’array delle connettività dello Xiaomi Mi 9T Pro 5G si avvale del Dual SIM (con una schedina abilitata al 4G e l’altra al 5G), del Bluetooth 5.0, del Wi-Fi dual band ac, di un GPS duale (con BeiDou/A-GPS, Glonass), e di un modulo NFC che, in Cina, grazie all’eID, permette anche di aprire la portiera dell’auto, di autentificarsi in albergo o sui mezzi nel pagare al volo i trasporti pubblici.
Il segmento dell’autonomia dello Xiaomi Mi 9T Pro 5G è sorprendente: caricabile via microUSB Type-C, la batteria da 4.000 mAh beneficia del Mi Charge Turbo per una ricarica rapida sia via cavo (40W, in 48 minuti da 0 a 100, con caricatore incluso da 45W), che mediante wireless (30W, in 69 minuti da 0 a 100), o in modalità inversa (a 10W, ad es. per ridare il 7% di energia ad un iPhone in 10 minuti).
Infine, per lo Xiaomi Mi 9T Pro 5G all’esordio nel mercato cinese, il sistema operativo scelto è ancora Android Pie, sotto interfaccia proprietaria che, a metà ottobre, verrà aggiornata alla MIUI 11, con maggiore leggibilità, Xiaomi Mi Go per una modalità di risparmio energetica migliorata (5% di energia residua bastevole per 24 ore di funzionamento) ed un assistente virtuale apposito, e tool Xiaomi Mi Work per mirrorare il display, stampare in wireless, condividere al volo file anche di grandi dimensioni.