Windows 11 su iPhone 15 Pro: un esperimento straordinario con Tiny11 e UTM SE

Uno sviluppatore ha riuscito a far girare una versione compatta di Windows 11, chiamata tiny11, su un iPhone 15 Pro utilizzando l'emulatore UTM SE, dimostrando la potenza dell'emulazione ma con prestazioni limitate e un avvio molto lento.

Windows 11 su iPhone 15 Pro: un esperimento straordinario con Tiny11 e UTM SE

Il mondo della tecnologia è spesso testimone di imprese straordinarie e, recentemente, un sviluppatore noto come NTDEV ha catturato l’attenzione con un risultato sorprendente: l’esecuzione di una versione modificata di Windows 11 su un iPhone 15 Pro. Questa impresa, sebbene non immediatamente utile per la maggior parte degli utenti, rappresenta un affascinante esperimento tecnico che dimostra le potenzialità e i limiti dell’emulazione su dispositivi mobili. NTDEV, specialista in modifiche e hacking di sistemi operativi, ha utilizzato una versione “sottile” di Windows 11 chiamata tiny11.

Tiny11 è una versione estremamente ridotta del sistema operativo di Microsoft, progettata per funzionare su hardware con risorse limitate, come computer con solo 2 GB di RAM e unità di memoria di appena 3 GB. Questa versione compatta di Windows 11 è stata scelta per rendere possibile l’esecuzione del sistema operativo su un dispositivo con caratteristiche molto diverse da quelle di un tipico PC. Per riuscire nell’impresa, NTDEV ha utilizzato UTM SE, un emulatore di computer retrò per iOS, che ha permesso di avviare tiny11 su iPhone 15 Pro.

Tuttavia, l’operazione non è stata priva di difficoltà. L’avvio di Windows 11 richiede circa 20 minuti per raggiungere la schermata principale, un tempo significativamente lungo che dimostra quanto siano limitate le capacità di emulazione su iOS rispetto a quelle dei PC tradizionali. Nonostante ciò, tiny11 è riuscito a funzionare, sebbene con prestazioni molto ridotte. 

Gli screenshot condivisi da NTDEV mostrano che l’emulatore utilizza solo 2 GB di RAM, mentre l’iPhone 15 Pro è dotato di 8 GB di RAM e di un potente processore A17 Pro con CPU a 6 core. Questa discrepanza mette in evidenza che, mentre l’hardware dell’iPhone è decisamente potente, la mancanza di ottimizzazione e compatibilità tra iOS e Windows 11 limita severamente le prestazioni. L’emulatore QEMU, utilizzato per simulare un processore virtuale a 1 GHz, non riesce a sfruttare appieno la potenza dell’hardware dell’iPhone. 

La difficoltà maggiore è rappresentata dal blocco del Just-In-Time (JIT) compilatore, uno strumento che permette di tradurre i codici in un linguaggio comprensibile e ottimizzato per l’hardware, migliorando notevolmente le prestazioni dell’emulatore. Apple, per motivi di sicurezza, non consente l’uso del JIT nelle applicazioni di terze parti, un fattore che contribuisce a rallentare ulteriormente l’emulazione e limita la possibilità di eseguire software complesso come Windows 11 con efficienza. 

Nonostante le limitazioni evidenti, la realizzazione di NTDEV offre uno spaccato affascinante sul potere della tecnologia e sulla creatività degli sviluppatori. La comunità tecnologica ha accolto con entusiasmo la notizia, e molti stanno già scherzando sul fatto che il prossimo passo possa essere l’esecuzione di giochi iconici come Doom su iPhone. Sebbene l’esperimento non sia praticabile per l’uso quotidiano, rappresenta un notevole traguardo nella dimostrazione delle capacità di emulazione su dispositivi mobili e nella continua esplorazione dei confini tecnologici.

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