Quando si pensa all’innovazione telefonica, il pensiero corre spesso a brand come Samsung ed Apple. Eppure, già da qualche anno, le sorprese vengono da altri lidi, precisamente dalla Cina. Sharp ha inventato, nel 2014, il look “bordless”, poi perfezionato da Xiaomi, coi Mi Mix (1 e 2) ma, a onore del vero, la sintesi suprema di questo concetto la si è avuta solo con Vivo, del gruppo BBK Electronics, che poche ore fa ha annunciato l’affascinante Vivo NEX.
Vivo NEX – concepito nelle versioni Ultimate Edition e standard – guarda effettivamente al futuro, come il nome lascerebbe intendere, grazie ad una scocca (162 x 77 x 8 mm, 199 grammi) in alluminio che, nel frontale, rinnegando il recente trend del notch, dedica ben il del 91,24% della superficie al display SuperAMOLED da 6.59 pollici, con aspect ratio a 19,3:9, risoluzione FullHD+, ed ottima resa cromatica (grazie al supporto verso la più ampia gamma DCI-P3-9).
Il risultato in questione è stato ottenuto con diverse arguzie: in primis, l’ottimo lavoro effettuato sulle cornici (2.16 mm in alto, 5.08 mm in basso, 1.71 mm ai lati), responsabile anche del contenimento dimensionale del device e, in secundis, il modo in cui sono state abilmente occultate le componenti abitualmente poste nel frontale. Il sensore a infrarossi è posto nel lato corto alto, e quello di luminosità in quello basso: la selfiecamera, da 8 megapixel (f/2.0), è retrattile ed appare (in un secondo) non appena si apre l’app fotocamera, grazie ad un potente motorino collaudato per 50.000 “estrazioni”.
Lo scanner per le impronte, inoltre, presenta una soluzione diversa, ma sempre funzionale allo scopo, a seconda del modello: nel NEX Ultimate Edition è occultato sotto il display, come nel X20 Plus UD, rispetto al quale però guadagna il 50% in precisione ed il 10% il celerità mentre, nella variante standard, viene più tradizionalmente posto sul retro scocca: quest’ultimo – in ambedue i modelli – ospita una dual camera in cui il primo sensore (Sony IMX363, f/1.8) ha una risoluzione da 12 megapixel, e gode della stabilizzazione ibrida (ottica quadriassiale, e digitale) delle immagini, mentre il secondo sensore, da 5 megapixel (f/2.4), si occupa della profondità negli scatti. L’intelligenza artificiale di corredo non manca e, oltre al riconoscimento delle scene, si occupa anche di fondere più scatti in uno solo, e di applicare dei filtri pre-caricati: peccato per l’assistente vocale, Jovy, concepito espressamente per i mercati asiatici.
Ai timoni di comando del Vivo NEX troviamo soluzioni differenti a seconda del modello prescelto. Ferma restando la preferenza per i processori Qualcomm, Vivo ha preferito inserire, nell’Ultimate Edition, uno Snapdragon 845 (2.8 GHz) abbinato aduna GPU Adreno 630, mentre lo standard ha dovuto “ripiegare” su un comunque valido Snapdragon 710 (2.2 GHz) messo in tandem con una scheda grafica Adreno 616. Discorso analogo per le memorie: il Vivo NEX Ultimate Edition si avvale di 8 GB di RAM mentre lo storage prevede i tagli da 128/256 GB, ed il Nex standard annovera 6 GB di RAM con l’archiviazione presente nella sola pezzatura da 128 GB.
Ben completo anche il segmento connettività dei due Vivo NEX che, insieme al Dual SIM, mettono in campo un Wi-Fi ac dual band (con antenne 2×2 MIMO), il Bluetooth 5.0 a risparmio energetico, il 4G con VoLTE, il localizzatore GPS (Glonass), il jack da 3.5 mm per le cuffie, ed una porta microUSB Type-C con cui ricaricare la batteria, da 4.000 mAh. Il sistema operativo, infine, è Android Oreo 8.1 sotto interfaccia FunTouch OS 4.0 adeguatamente arricchita, visto che siamo anche in tempo di gaming phone, di un’ottimizzante Game Mode 4.0.
Vivo NEX arriverà in commercio a partire dal 23 Giugno, in due colorazioni: la Star Diamond Black sarà realizzata grazie alla tecnologia multi-rifrattiva/laser “Holographic Diffraction Dynamic Color”, mentre la Ruby Red otterrà un risultato simile ricorrendo ai microcristalli. Per i prezzi, invece, occorrerà far riferimento a storage e modello scelto: il NEX Ultimate Edition da 128 GB costerà 595 euro circa, col doppio di archiviazione si arriverà a 661 euro, mentre si scenderà a pressappoco 516 euro col modello NEX standard.