Con un attesissimo evento tenutosi a Pechino, il produttore cinese di telefonia mobile BBK Electronics, proprietario anche di marchi come Oppo e OnePlus, ha annunciato ufficialmente il “Vivo X20 Plus UD” (o Vivo X20 Plus In-Screen Fingerprint), il primo smartphone al mondo con scanner d’impronte collocato sotto la superficie del display.
Vivo X20 Plus UD era stato anticipato di sfuggita allo scorso CES 2018 di Las Vegas, quando Synaptics comunicò di aver realizzato il “Clear ID”, il primo scanner biometrico basato sulla trasmissione fotoelettrica, spiegando che la prima azienda a montarlo sarebbe stata proprio la cinese Vivo. Quest’ultima, senza aspettare il prossimo MWC 2018 di Barcellona, ha implementato il suddetto sensore in una versione modificata del Vivo X20 Plus, confederandole il suffisso “UD” (under display).
Il risultato è un device, il Vivo X20 Plus UD, munito di una scocca metallica nera con finiture in color oro (anche lungo la ghiera laterale), leggermente più grande e pesante (165.2 × 80.02 x 7.35 mm, per 183,1 grammi) del modello normale, rispetto al quale differisce per una batteria leggermente sottodimensionata a fronte di uno storage raddoppiato.
In termini computazionali, il Vivo X20 Plus UD – il primo telefono smart ad avere uno scanner d’impronte sotto il display – è attrezzato con un processore Snapdragon 660 a otto core (4 Kryo 260 a 2.2 GHz, e gli altri 4 a 1.8 GHz) messo in tandem con una scheda grafica Adreno 512 e con 4 GB di RAM (LPDDR4): lo storage, espandibile di altri 256 GB (usando lo slot della seconda SIM), di base ne conta già 128. Come nel suo predecessore, presentato appena a Settembre, anche nel Vivo X20 Plus UD vi è un co-processore dual core da 256 MB deputato all’elaborazione delle immagini (noto come “Vivo Image Cube“).
Il frontale propone un display Super Amoled da 6.43 pollici, con risoluzione FullHD+ (1.080 x 2.160 pixel, formato a 18:9), idoneo per immagini ben definite (376 PPI): lo scanner per le impronte “Clear ID“, collocato tra un sottile strato di vetro (0,68 mm) ed il pannello, è posizionato nella parte bassa del monitor, ove usualmente viene ubicato il tasto fisico Home, e mostra la sua presenza tramite l’icona, a comparsa, di un’impronta digitale. Può essere usato, oltre che per sbloccare lo smartphone, anche per validare i pagamenti, ma – allo stato attuale – con i suoi 0.6/0.7 secondi – risulta più lento di un comune scanner per le impronte “non in-display”.
La lunetta superiore del Vivo X20 Plus UD alloggia una selfiecamera da 12 megapixel, con focale a f/2.0 e soft Flash LED per autoscatti nitidi anche con poca luce, ed un “Face Wake“, ovvero un sistema di sblocco del terminale grazie alla scansione del viso, mentre – sul retro – troviamo una doppia fotocamera posteriore, con un sensore più piccolo, da 5 megapixel, affiancato da un sensore più grande, da 12 megapixel, con focale a f/1.8, autofocus, e Flash LED, capace di girare video a 1080p@30fps. In tema di audio, invece, a bordo del Vivo X20 Plus UD è stato collocato sia il jack da 3.5 mm per le cuffie, che un DAC audio ES9318 per la diffusione di un sound di qualità Hi-Fi.
Nel primo smartphone con scanner d’impronte in-display, oltre al GPS (A-GPS), è presente la connettività ultraveloce LTE, il Bluetooth 5.0 (con profilo A2DP), il Wi-Fi ac dual band, ed il Dual SIM ibrido: la batteria, da 3.900 mAh, si ricarica tramite la porta microUSB 2.0 (con OTG), e gode del fast charge. Il sistema operativo, invece, è il Funtouch OS 3.2 che, pur basato su Android 7.1.1 Nougat, usa l’intelligenza artificiale per dirottare le risorse ove servono, sfrutta il “Vivo Game Engine” per evitare che notifiche e chiamate disturbino l’esperienza videoludica, ed il “Dual App” per consentire il possibile uso di 2 istanze di ogni app (associandone ciascuna ad un numero diverso).
In pre-ordine sino al 29 Gennaio, il primo smartphone al mondo con sensore d’impronte sotto il display, intitolato Vivo X20 Plus UD, sarà in commercio dal 1° Febbraio al prezzo di circa 460 euro (pari a 3.598 yuan locali).