Non c’è dubbio che Xiaomi con il 12 Ultra abbia ispirato tutti coloro che vogliano realizzare smartphone con un maxi oblò centrale molto pronunciato: a questo giro ci ha provato anche il brand cinese Ulefone, anche se, tramite il Power Armor 16 Pro, con una soluzione che originale è dir poco.
Il nuovo device, infatti, sul retro ha un maxi elemento circolare che, però, non è un sensore, ma la griglia di un altoparlante, tale da fare di questo il telefono più rumoroso al mondo visto che, a detta del costruttore, può emettere un suono Hi-Fi da ben 122 dB (decibel), in sostanza capace persino di battere uno speaker dedicato come il JBL Charge 5. Super audio a parte, l’Ulefone Power Armor 16 Pro (173,4 x 83,35 x 18,3mm. 405g) è il classico telefono corazzato, provvisto delle certificazioni IP68/69K per l’impermeabilità e MIL-STD-810H per quel che riguarda il superamento di prove molto dure in ambienti anche estremi, come dimostrato anche dalla presenza, a sinistra, di un connettore magnetico per gli accessori e da un pulsante arancione programmabile.
Il display dell’Ulefone Power Armor 16 Pro è un pannello LCD IPS da 5,93 pollici risoluto a 1440 x 720 pixel (HD+), sormontato da una selfiecamera da 8 megapixel: dietro, nel maxi oblò dello speaker, alle ore 10 è posizionato, assieme al Flash LED, un sensore fotografico Samsung Isocell S5K2P7 da 16 megapixel (f/1.8).
Nella sezione nevralgica, l’Ulefone Power Armor 16 Pro annovera il processore octacore (2.0 GHz) MediaTek Helio G25, con GPU PowerVR GE8320 da 650 MHz, che nell’allestimento previsto sfrutta 4 GB di RAM e impiega 64 GB di storage, bastevoli a ospitare Android 12, mentre l’energia viene abbondantemente elargita da una batteria monstre da 9.600 mAh, provvista della carica rapida a 18w tramite la porticina microUSB Type-C.
Quest’ultima è presente tra le connettività assieme al Wi-Fi, al GPS, e al Bluetooth 5.x: al momento, non sono noti i dati relativi al lancio, come giorno e prezzo che, però, il costruttore ha misteriosamente previsto tra 109,99 e 199,99 dollari.