Messo da parte l’economico Y77e, ma rimanendo sempre nella fascia entry level, il brand cinese Vivo ha tenuto un evento in India nel corso del quale ha alzato il sipario sulla coppia dei nuovi smartphone Vivo V25 e V25 Pro.
I due smartphone sono accomunati dal fatto di usare, su alcune colorazioni (Aquamarine Blue e Sunrise Gold nel V25, solo Blue nel V25 Pro), una combinazione di micro-cristalli e vetro AG con lo scopo di ottenere (particolarmente esaltati usando degli stencil) dei cambiamenti di colore sotto la luce del Sole, per poi veder tornare tutto allo stato primigenio quando allontanati dalla stessa. Ancora in tema di colori, il modello base e quello Pro del V25 hanno anche nuance non cangianti (Diamond Black nel V25, Black Starlight nel V25 Pro).
Cromatismi a parte, i due telefoni della V25 series, indicati per i giovani appassionati di foto e Vblog ma attenti pure al fattore spesa, non mancano di differenziarsi. Il modello Vivo V25 (159,2 x 74,2 x 7,8 mm, per 186 grammi) ha un pannello AMOLED (anche se lo scanner per le impronte digitali è mimetizzato nel pulsante d’accensione sul lato) da 6.44 pollici risoluto in FullHD+, con supporto all’HDR10+, 90 Hz di refresh rate, vetro 2.5D.
Il notch a goccia ospita la selfiecamera da 50 megapixel (autofocus, f/2.0) con algoritmi AI. La Tripla fotocamera posteriore, dedica i due anelli grandi al sensore principale da 64 megapixel (f/1.8, video fino al 4K a 30 fps) stabilizzato otticamente e all’ultragrandangolo da 8 megapixel (f/2.2), con il sensore per le macro, da 2 megapixel (f/2.4), posto sotto il Flash LED, sempre all’interno del bumper.
Nel Vivo V25, il processore octacore (2.4 GHz) Mediatek Dimensity 900 con GPU Mali-G68 MC4 opera nelle combinazioni, di RAM (LPDDR4x) e storage (UFS 3.1), da 8+128 e 12+256 GB. Non male risulta essere la dimensione della batteria, da 4.500 mAh, per altro beneficiata dalla ricarica rapida (61% in 30 minuti) FlashCharge a 44W.
A coordinare tutto l’hardware, compreso il GPS (A-GPS, Beidou, Glonass, Galileo, QZSS, NavIC), il Dual SIM 5G standalone e non, il Wi-Fi ax/6, l’NFC, la microUSB Type-C e il Bluetooth 5.2, sotto l’interfaccia Funtouch OS 12 opera Android 12, all’insegna di scelte software proposte anche per il Vivo V25 Pro.
Quest’ultimo opta per un luminoso (1.300 nits di picco) AMOLED display da 6.56 pollici, sempre in FullHD+ (2376×1080 pixel, in questo caso dovuto al foro centrale alto), con supporto all’HDR10+, rapporto a 20:9, ma con refresh rate portato a 120 Hz e scanner d’impronte integrato sotto la sua superficie, in basso. La selfiecamera qui è meno potente, da 32 megapixel (f/2.45, riconoscimento facciale) mentre, sul retro, ove spicca un design differente (un bumper a due livelli, con quello basso di color diverso), la tripla fotocamera (con feature creative quali Vlog Movie e Super Night Video) è la stessa del modello base, con lo scherma principale, ultragrandangolo, macro per 64+8+2 megapixel.
Anche nel Vivo V25 Pro, attrezzato in sede di connettività ancora col il Wi-Fi 6, il Dual SIM 5G, l’NFC, il GPS e il Bluetooth 5.2, ci sono le combinazioni di memoria da 8+128 (35.999 rupie. 445 euro) e 12+256 GB (39.999 rupie, 495 euro), ma cambia il processore, in favore del più prestante octacore (2.0 GHz) MediaTek Dimensity 1300 con GPU Mali-G77 MC9 (ma sempre redatto secondo la litografia a 6 nanometri). La sezione autonomia è l’altro elemento che eredita un upgrade migliorativo, tanto nella capienza, con una batteria da 4.800 mAh, quanto nella velocità di carica rapida (71% in 30 min, 40% in 15 min), con un FlashCharge da 66W.