La lunga sequela di indiscrezioni e rumors, a volte disseminati ad arte dalla stessa azienda, hanno appena trovato il coronamento nell’evento che in Cina ha portato al disvelamento della nuova serie Reno 7 di Oppo che, come nel caso della precedente generazione, è formata da tre modelli animati da Android 11 sotto ColorOS 12, tra cui uno standard e uno Pro, e un inedito 7 SE che prende il posto del Pro Plus.
Oppo Reno 7 Pro (158.2 x 73.2 x 7.45mm per 180 grammi, nei colori Morning Gold, Starry Night Black e Star Rain Wash) ha una scocca frontalmente protetta da un vetro Gorilla Glass 5, forata in alto a sinistra, per la selfiecamera “Cat-Eye”, un sensore Sony IMX709 da 32 megapixel (f/2.4, 1/2.74″, 0,8 micrometri, 90° gradi di campo visuale) addizionato con un filtro “RGBW” (per ridurre il rumore del 35% e aumentare del 60% la sensibilità alla luce). Il display, esteso sul 92.8% della superficie, inclusivo anche di un sottostante scanner per le impronte digitali, è un AMOLED da 6.55 pollici risoluto in FullHD+, con 402 PPI, supporto all’HDR10+, 90 Hz di refresh rate, 180 Hz di frequenza di campionamento, elevata luminosità (nits: 800 standard, 920 massimi).
Dietro, il costruttore ha usato la sporgenza del bumper per attorniarlo con una cornice a LED da usarsi per le notifiche: la fotocamera ivi ospitata è triplice, da 50 (principale, Sony IMX766, f/1.8, 1/1.56″, video anche 4K@30fps), 8 (ultragrandangolo da 118.9°, f/2.2, autofocus) e 2 (macro, f/2.4, fuoco fisso, 88,8° di angolo visuale) megapixel: i bordi laterali, invece, sono piatti.
Il processore octacore (3.0 GHz) Dimensity 1200-MAX, realizzato a 6 nanometri da Mediatek e abbinato alla GPU ARM G77 MC9, si avvale di 256 GB di storage (UFS 3.1) non espandibile, nelle configurazioni da 8 o 12 GB di RAM (LPDDR4x). Ottima la batteria – da 4.500 mAh – che può esser caricata rapidamente, sia grazie ai 65W di carica, che mediante la divisione della stessa in due unità gemelle (2.250 mAh): le connettività dell’Oppo Reno 7 Pro prevedono invece il Dual nanoSIM, il 4 (VoLTE) e 5G (standalone e non), il Wi-Fi 6 dual band, il Bluetooth 5.2, il mini-jack da 3.5 mm, la microUSB Type-C, il GPS a doppia frequenza (L1+L5) e con vari sistemi satellitari (Beidou, Glonass, Galileo, NavIC, QZSS), e il modulo NFC per i pagamenti.
Dietro il vetro protettivo GG5, l’Oppo Reno 7 standard (156.8 x 72.1 x 7.59 mm, per 185grammi, personalizzato in Mu Xuejin, Starry Night Black e Star Rain Wash) propone sempre un AMOLED display con 90 Hz di refresh rate e 180 Hz (partendo da 120 di default) di touch sampling, ancora integrato con un fingerprint, ma da 6.43 pollici con 600 nits massimi di luminosità (430 di base), 409 PPI, esteso sul 91.7% di screen-to-body. La selfiecamera nel foro è la stessa del Pro, dal quale si mutuano pure (grosso modo) l’ultragrandangolo (però con FOV 120°) e la macro Lens sul retro (però con FOV 89°): la triplice fotocamera posteriore qui ha un sensore principale differente, da 64 megapixel (f/1.7, 80° di angolo visuale, autofocus), sebbene riesca a spingersi sempre a girare sul 4K @30fps.
Dotato delle medesime connettività del modello Pro, l’Oppo Reno 7, sempre con frame piatti, ha ancora una batteria da 4.500 mAh che però carica rapidamente a 60W: cambia anche il processore, qui Qualcomm, rappresentato dall’octacore (2-4 GHz) Snapdragon 778G, a 6 nanometri, con GPU Adreno 642L: la RAM (LPDDR4x) e lo storage (UFS 2.1, non espandibile) si combinano negli allestimenti da 8+128, 8+256 e 12+256 GB.
L’Oppo Reno 7 SE (160.2 x 73.2 x 7.45 mm, per 171grammi, nelle palette Morning Gold, Moon Night Black e Star Rain Wash) è in pratica un forte downgrade del modello base: il display con scanner integrato, protetto dal Gorilla Glass 5, è lo stesso modello da 6.43 pollici già visto in precedenza, con i medesimi valori nei vari parametri, a parte una leggera divergenza sullo screen-to-body, qui marginalmente meno esteso (90.8%). La selfiecamera nel foro qui degrada a 16 megapixel (Sony IMX471, f/2.4, pixel da 1 micrometro, 78° di angolo visuale) mentre, sul retro, la triplice fotocamera cala di qualità mettendo in campo due sensori ausiliari da 2 megapixel (f/2.4, 89°) di cui uno per le macro e uno per la profondità, in appoggio a uno principale da 48 (autofocus, f/1.7, 79° di angolo visuale, video sino al 4K@30fps). Ai lati, i frame perdono il fascino dell’Apple Style, risultando leggermene curvi.
Dotato delle connettività già viste con gli altri due modelli, quindi anche con 5G, l’Oppo Reno 7 SE carica “solo” a 33W la sua batteria da 4.500 mAh mentre, quanto a processore, ci si torna ad affidare ai 6 nanometri di scuola Mediatek, col chip octacore (2.4 GHz) Dimensity 900, provvisto di GPU Adreno 642L: la RAM (LPDDR4x) è sempre da 8 GB, negli allestimenti di storage (non espandibile, UFS 2.2) da 128 e 256 GB.
In termini distributivi, l’Oppo Reno 7 Pro (dal 3 Dicembre) è prezzato a 3.699 yuan (515 euro) se da 8+256 GB, o a 3.999 yuan (557 euro) se da 12+256 GB. Un gradino sotto, l’Oppo Reno 7 (dal 3 Dicembre) viene a costare 2.699 yuan (376 euro) se da 8+128 GB, 2.999 yuan (418 euro) se da 8+256 GB, e 3.299 yuan (459 euro) se da 12+256 GB. Chiude (da 17 Dicembre) il Reno 7 SE, con 2.199 yuan (306 euro) richiesti per 8+128 GB, e 2.399 yuan (334 euro) necessari per 12+256 GB.