Ufficiale il nuovo poker di tablet Lenovo per professionisti e intrattenimento

In un contesto in cui la professionalità è sempre più improntata allo smart working, con l'ufficio che diventa di sovente il tram/treno o la casa, è Lenovo il brand che ha aperto le danze di questo middle-week con una serie di nuove "mattonelle intelligenti".

Ufficiale il nuovo poker di tablet Lenovo per professionisti e intrattenimento

Il noto brand cinese Lenovo, prendendosi i riflettori del settore hi-tech, ha reso noto l’arrivo sul mercato, per ora partendo dal mercato interno cinese, di 4 tablet animati da Android (quasi sempre 11), pensati per la produttività sebbene le concessioni al multimedia non escludano a priori anche qualche divagazione e stacco intrattenitivo.

Partendo dalla fascia alta ( 2.499 yuan, pressappoco 319 euro), il Lenovo Pad Pro 2021 ( 264,28 x 171,4 x 5,8 mm , per 485 grammi), autonomo per 15 ore grazie alla batteria da 8.600 mAh ricaricabile rapidamente (Quick Charge) a 20W via Type-C dedica a produttività e intrattenimento un display OLED panoramico (16:10) risoluto in 2560 x 1600 pixel con Dolby Vision, HDR10, 100% di copertura sulla scala colore 100% DCI-P3, con 420 nits di luminosità, 90 Hz di refresh rate, 1 ms di tempo di risposto e anti-sfarfallio DC Dimming, mentre da TÜV Rheinland arriva la conferma del contenimento per la luce blu.

L’interazione avviene mediante una penna capacitiva con 4096 livelli di pressione, o ricorrendo (via pogo pin magnetici) alla cover originale con tastiera e touchpad: qualora fosse necessario cimentarsi in un meeting online, sarà possibile ricorrere alla webcam frontale da 8 (fuoco fisso) + 8 megapixel (time of fly) con infrarossi, alla coppia di microfoni, ed ai 4 speaker predisposti da JBL con supporto al Dolby Atmos. Ovviamente, non manca una fotocamera posteriore, da 13 (autofocus) + 5 (ultragrandangolo a 120°, fuoco fisso).

Coordinato da Android 11 lato software e quanto ad hardware dal processore Qualcomm Snapdragon 870 con 6 GB di RAM (LPDDR5) e 128 GB di storage (UFS 3.1), il tablet Lenovo Pad Pro 2021 si avvale delle connettività senza fili Bluetooth 5.1 e Wi-Fi ax-6 a doppia banda.

Leggermente ridimensionato rispetto (1.599 yuan, pari a circa 204 euro) al primo, del quale condivide la RAM da 6 GB, lo storage da 128 GB (però UFS 2.1), la cover con tastiera ad aggancio magnetico, è il Lenovo Pad Plus 11 (258,4 x 163 x 7,9 mm, per 520 grammi), dotato di impermeabilità secondo lo standard IP52. Il display, sempre luminoso (400 nits), contenitivo dell’emissione di luce blu (TÜV Rheinland), è certo molto risoluto (2000 x 1200 pixel), ma declina i suoi 11 pollici secondo la tipologia LCD: ancora sul versante multimediale, è presente un sensore principale da 8 megapixel (fuoco fisso) e uno time-of-flu per la profondità, con la postcamera, non più duale, che punta all-in sul sensore principale da 13 megapixel (con autofocus), mentre l’impianto audio può ancora fregiarsi di due microfoni e di 4 speaker JBL predisposti per il Dolby Atmos.

Il sistema operativo, sempre Android 11, dialoga col processore Qualcomm Snapdragon 750G, che porta in dote il modem per il Bluetooth 5.1 ed il Wi-Fi ac/5. Ultimo downgrade per la batteria, che conserva la ricarica rapida del Quick Charge 3.0 di scuola Qualcomm, ma perde qualche millivattora, scendendo a 7.700 mAh.

Scalando ancora, e non di poco, quanto meno nel prezzo (1.099 yuan, circa 140 euro) si arriva al tablet Lenovo Pad 11 (258,4 x 163 x 7,5 mm per 490 grammi) che, confermando la quasi totalità delle specifiche del modello Plus, effettua il downgrade nel modo più semplice possibile, cambiando il processore, qui in veste di Qualcomm Snapdragon 662, e aggiungendo, a quello da 6+128 l’allestimento mnemonico da 4+64 GB.

Certo più originale e premium (3.299 yuan, sui 421 euro), non foss’altro per la sua natura di potenziale convertibile 2-in-1, è il Lenovo Yoga Pad Pro (293,35 x 203,98 x 6, 2-24,9 mm per 830 grammi). Quest’ultimo, sul retro in alcantara privo di  fotocamere, propone un leggio che, oltre a poter fare da maniglia per il trasporto se girato verso l’alto, è in grado di fungere, secondo varie angolazioni, da stand per il curato display LCD da 13 pollici, risoluto a  2160 x 1350 pixel secondo un aspect ratio a 16:10, sempre molto ricco nella  resa dei colori (100% sulla scala sRGB) e luminoso (400 nits), ma non per questo impegnativo per la  vista (TÜV Rheinland): la fotocamera frontale da 8 megapixel con sensore TOF, unica presente in tutto il sistema, può sfruttare 3 microfoni nei meeting online, con le risposte che arrivano tramite un potente poker di speaker JBL da 9W totali (un paio da 2W, altrettanti da 2.5W).

Il processore Qualcomm Snapdragon 870, già visto nel primo modello, qui si bea di 8 GB di RAM (LPDDR5) e di ben 256 GB quanto a spazio d’archiviazione (UFS 3.0), nell’unico allestimento che prevede, energeticamente, un accumulatore da 10.200 mAh caricabile rapidamente (via microUSB Type-C) per il tramite del Quick Charge di 4a generazione. Unico neo di questo modello, equipaggiato per le connettività senza fili Bluetooth 5.2 e Wi-Fi 6, persino attento al gaming visto che la microHDMI di cui è provvisto può supportarne l’uso come dual screen per una consolle Nintendo Switch, risulta forse essere il sistema operativo, dichiarato come in Android 10.  

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