A un anno esatto dal predecessore, presentato in occasione del MWC 2019, Sony torna ad occuparsi di smartphone di fascia bassa, nel tentativo di contendere il proficuo mercato degli entry level a Realme (BBK Electronics) e Redmi (Xiaomi): il tutto grazie al venturo Sony Xperia L4, schedulato per la commercializzazione a partire dalla prossima primavera, ad un prezzo ancora ignoto (ma vociferato intorno ai 300 dollari).
Redatto nelle colorazioni nero o blu, il Sony Xperia L4 (159 x 71 x 8.7 mm, per 178 grammi) punta a essere un buon riproduttore multimediale. Il display, un pannello LCD IPS risoluto in HD+ (295 PPI) con angoli leggermente arrotondati, ha una diagonale da 6.2 pollici, uno screen-to-body del 79.40% e un aspetto panoramico a 21:9, ottimo per fruire film e serie TV, ma anche per operare in multi-tasking con due app aperte in contemporanea (via interfaccia ad hoc).
Insita nel notch a goccia, è presente una selfiecamera da 8 (f/2.0, foto in HDR) megapixel mentre sul retro, al di sotto del Flash LED, a sinistra pende un semaforo verticale per la triplice fotocamera: la stessa ha un sensore standard da 13 (f/2.0, messa a fuoco fasica, video FullHD@30fps stabilizzati elettronicamente), uno ultragrandangolare (117°) da 5 (f/2.2) ed uno da 2 (f/2.4) per la profondità.
Corredato di lato da un sensore biometrico per le impronte digitali, sotto il cofano dell’Xperia L4 di Sony trova ospitalità un processore octacore (2.0 GHz) Helio P22 (MT6762) di Mediatek, messo in tandem con la GPU PowerVR GE8320 di IMG: la RAM si ferma a 3 GB, e lo storage a 64 GB, ma quest’ultimo può essere espanso via microSD (con altri 512 GB extra).
Il jack da 3.5 è solo una delle liete note del capitolo connettività, che vede il Sony Xperia L4 impreziosito con Dual nanoSIM, 4G cat.6 (banda 20), Wi-Fi n dual band, Bluetooth 5.0, GPS (Glonass), modulo NFC per i pagamenti contactless, e microUSB Type-C con cui caricare rapidamente (USB Power Delivery) la batteria, da 3.580mAh. Unico neo della relativa scheda tecnica il software, col costruttore nipponico ancora focalizzato su Android 9.