Ormai da qualche tempo, il trend estetico degli smartphone è all’insegna di un frontale totalmente sgombro da cornici, con la selfiecamera sospesa all’interno di un oblò, centrale o laterale, in alto: il brand Santin, però, nel varare il suo low cost multimediale Santin Mix 2, prende di mira un illustre predecessore del 2017, allestendo un dispositivo dall’aria alquanto vintage.
Santin Mix 2 rievoca, anche nel nome, il Mi Mix 2 uscito oltre due anni fa, ad opera di Xiaomi: frontalmente, le cornici sono pressocché assenti su 3 dei 4 lati, mettendo in rilievo un display da 6 pollici, con risoluzione 2K (2560 x 1440 pixel).
Visto il poco spazio a disposizione, la selfiecamera, qui da 8 (3.7 reali) megapixel, è stata sloggiata nella cornice inferiore, in basso a destra, in una posizione che, potenzialmente, potrebbe interferire col palmo della mano in fase di impugnatura. Sempre nella cornice bassa, lo spessore è tale da consentire l’allocazione anche di uno scanner per le impronte digitali, simile a quello ellittico presente nei Galaxy S7 di Samsung.
Stante la presenza di un sistema biometrico frontale quale quello appena menzionato, il retro – piuttosto pulito – ospita una fotocamera duale, in cui un sensore per la profondità coadiuva quello principale, da 21 megapixel, all’interno di un semaforo centrale, a sinistra di un Flash dual tone. Lungo i lati vi sono, a sinistra, lo slot per il Dual SIM e, a destra, il bilanciere per il volume e il tasto d’accensione/spegnimento. Il versante basso, invece, si concentra su una microUSB Type-C cui spetta il compito di gestire il trasferimento dati e la ricarica della batteria, da 4.000 mAh.
Il motore logico del Santin Mix 2 si fa rispettare con 4 GB di RAM messi in appoggio di un processore a dieci core (2.5 GHz) di scuola MediaTek, l’Helio X25, messo in tandem con la GPU Mali-T880 MP4: lo storage, inoltre, raggiunge la ragguardevole capienza di 128 GB come taglio unico d’archiviazione. Dotato di 4G, Wi-Fi, Bluetooth, GPS, il Santin Mix 2, proposto su Aliexpress a circa 85 euro, pecca nella scelta del software chiamato a coordinarlo, concretizzatasi nell’implementazione di Android Nougat, in release 7.1.