Se Cupertino dice Apple Pay, ecco che la risposta della storica rivale giunge immediata. Samsung Pay, questo il nome del servizio di pagamento attraverso lo smartphone firmato dall’azienda sudcoreana, si appresta a sbarcare sul territorio europeo entro il 2015, distinguendosi anche dal medesimo servizio offerto dal colosso di Mountain View con il nome di Android Pay.
Ad annunciare l’evento è lo stesso Rhee in Jong, il vicepresidente delle società, che stamattina ha anche giustificato il ritardo del debutto in Usa e Corea del Sud, che da programma sarebbe dovuto avvenire a Luglio, vedendo poi un rinvio a settembre. Nei mesi successivi sarà poi la volta di Europa e Cina e, a seguire, Australia e Sud America.
Questo nuovo servizio è stato già presentato al Mobile World Congress lo scorso marzo sul palcoscenico di Barcellona, in occasione del lancio dei nuovi top di gamma: il Galaxy S6 ed il fratello a bordi curvi Galaxy S6 Edge.
Come funzionerà Samsung Pay?
Il sistema di pagamento si avvarrà della tecnologia NFC (la medesima usata dal sistema della mela morsicata), ma non solo. Infatti, potrò contare anche su un segnale magnetico che va a sostituire in tutto e per tutto la classica strisciata delle carte di credito e bancomat, rendendo così il servizio compatibile con i pos già presenti sul mercato.
Un ottimo colpo di scena che, se confermato, dovrebbe destare non poche preoccupazioni ai vertici Apple e Google. Quest’ultimo, peraltro, ha già reso noto che rilascerà il servizio di mobile payments con il rilascio della prossima versione del suo sistema operativo Android M e che si avvarrà anche del supporto alle impronte digitali.
Fra i vari big non poteva mancare l’altro big dei sistemi operativi: anche Microsoft infatti sembra intenzionata ad investire ad un progetto noto come Microsoft Payments. Si tratta infatti di un giro d’affari notevole, che secondo la Forrester Research ammonterà a circa 150 miliardi di dollari entro un paio d’anni.