Samsung: il Galaxy S9 avrà la scansione 3D del volto, il Note 9 lo scanner ultrasonico

Samsung, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe già iniziato a lavorare sul Note 9, in arrivo tra 1 anno, ed avrebbe avviato la produzione di alcune componenti dei Galaxy S9, che potrebbero arrivare in anticipo, con la scansione 3D del volto, in stile Apple.

Samsung: il Galaxy S9 avrà la scansione 3D del volto, il Note 9 lo scanner ultrasonico

Benché sia passato relativamente poco tempo dalla presentazione dell’ultimo Galaxy Note 8, è quasi scontato che gli ingegneri di Seoul siano già al lavoro sui prossimi top di gamma, il Galaxy S9 (anche Plus), ed il Galaxy Note 9, a proposito dei quali – e in attesa di maggiori dettagli – iniziano già a circolare le prime, timide, indiscrezioni.

Dei Galaxy S9 si è già detto che Samsung ha iniziato a svilupparne il firmware, tanto che se ne conosce già il codice (G960FXXU0AQI5 e G965FXXU0AQI5), ed i nomi tecnici (G960F e G965F). Di recente, però, sono emerse anche altre informazioni, di corredo ai primi concept visuali di questi device.

Uno di questi concept mostra un Galaxy S9 sempre Dual Edge, ma con display Infinity più grande – da 5.7 pollici – con risoluzione QHD+, formato 18.5:9, e supporto allo standard HDR10. Per le fotocamere, in questo caso si ipotizza una singola selfiecamera da 8 megapixel, con riconoscimento facciale 3D e dell’iride mentre, sul retro, ve ne sarebbe una doppia, 12+12 megapixel, con zoom ottico 3x, stabilizzazione ottica, messa a fuoco con rilevamento di fase, slow motion a 1000fps, e riconoscimento tridimensionale dei soggetti ripresi. Sempre dalla scheda del medesimo concept, emerge la coesistenza sia del jack da 3.5 mm, che della porticina microUSB Type-C

Un altro concept, invece, propone un design simile ma con una scocca Glass Coating, che renderebbe il device immune agli schizzi, e metterebbe al riparo le sue componenti, jack da 3.5 mm compreso, dalle infiltrazioni d’acqua. Al suo interno, 4 GB di RAM appoggerebbero un processore Snapdragon 845, dotato di un modem LTE cat 18, in grado di supportare una velocità di 1,2 Gbps (e, quindi, anche il venturo 5G, in tandem con schedine SIM idonee). Il display, sempre QHD +, potrebbe oscillare tra 5.5 e 5.7 pollici (per il Plus?), ed essere affidato ad un vetro più sottile, in grado di erogare immagini in qualità 4K: le fotocamere sarebbero doppie, con quelle frontali – da 13 megapixel – dotate di un riconoscimento facciale 3D, e quelle posteriori, da 21 megapixel, con slow motion a 960fps.

In merito alle componenti vere e proprie, alcune gustose spifferate sono venute dal leaker russ Eldar Murtazin, il quale ha ipotizzato che questo device possa montare, in esclusiva, almeno per i primi mesi, il processore Snapdragon 845, sviluppato assieme a Qualcomm (con processo produttivo a 7 nanometri, struttura a 8 o 10 core, e GPU Adreno 630), costringendo gli avversari a ripiegare, di nuovo, su soluzioni più datate. Inoltre secondo Murtazin, tale device potrebbe anche essere dotato di pin magnetici per supportare dei moduli come i Moto Z, e arrivare un mese prima, per tamponare le vendite degli iPhone X e dei prossimi Huawei Mate 10: si parla di un annuncio a Gennaio, con comparsa al MWC 2018, e non un mese dopo, in un evento dedicato, come accadde per i Galaxy S8. A conferma di quest’ipotesi il fatto che sarebbero già iniziate le spedizioni degli OLED destinati ai nuovi S9, e che – a novembre (per ET News), invece, partirà la produzione della nuova selfiecamera.

Quest’ultima, secondo alcune fonti cinesi, avrà un sistema di riconoscimento 3D del viso simile a quello dell’iPhone X, capace di offrire uno sblocco più veloce ed accurato, forse ai danni dello scanner dell’iride e di quello per le impronte che, se non collocato dietro, ma sotto la postcamera, potrebbe addirittura sparire. 

Anche sul Note 9, che dovrebbe comparire tra un annetto buono, sono emerse non poche indiscrezioni, posto che – secondo due ingegneri della Samsung divisione Mobile (BJ Kang e Cue Kim) – ne sarebbe già iniziato lo sviluppo, con una particolare attenzione alla S-Pen, le cui funzioni potrebbero portare alla firma di documenti (elettronici). 

Le prime “veline non ufficiali” sul Note 9 sono decisamente avveniristiche e parlano sia dello scanner delle impronte, che di un eventuale “etilometro” incorporato: nel primo caso, un rapporto di report KGI pubblicato da 9to5Google sostiene che Samsung sia al lavoro per uno scanner delle impronte posto sotto il display (ultrasonico, con semiconduttori creati da Himax e Egiscon, e moduli progettati o da Synaptics, o dalle sudcoreane Samsung LSI e BeyondEyes) ma che sarebbe in ritardo per includerlo già nell’S9, e – quindi – ne beneficerebbe il successivo Note 9. Più curiosa, invece, è la rivelazione di Patentlyapple.com, secondo cui Samsung avrebbe depositato il brevetto di un device oblungo con un sensore, tipo S-Pen, che – uscito dalla scocca del device e piegatosi a 90° – farebbe sia da secondo microfono, che da etilometro, bloccando le telefonate nel caso si risulti ubriaco, o sconsigliando di mettersi alla guida di un’auto dopo aver fatto bisboccia. 

Concludendo con specifiche tecniche più “tradizionali”, sempre il leaker Murtazin ha ipotizzato, sul Note 9, una doppia fotocamera posteriore, con un sensore grandangolare da 12 megapixel e focale a f/1.7, ed una con la medesima risoluzione, l’apertura a f/2.4 e uno zoom ottico 2x. 

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