Realme, brand del gruppo cinese BBK Electronics, ha fatto segnare una nuova tappa nel processo di democratizzazione del 5G, attraverso l’annuncio (con immediata commercializzazione a partire dalla Cina) dello smartphone di fascia media Realme V11 5G, animato da Android 10 celato sotto l’interfaccia proprietaria Realme UI.
Il nuovo arrivato (164.4 × 76 × 8.4 mm, per 186 grammi), nelle colorazioni Quiet Grey e Vibrant Blue, adotta un notch a goccia, per la selfiecamera da 8 megapixel (f/2.0), ma anche un mento piuttosto pronunciato, a causa del quale il display LCD IPS da 6.52 pollici, risoluto in HD+ secondo un aspect ratio a 20:9, con 60 Hz di refresh rate, non supera l’88,7% di screen-to-body. In compenso, la collocazione laterale del rapido (0.3 secondi per lo sblocco) scanner per le impronte digitali, innestato nel tasto d’accensione, permette di assicurare un retro minimale.
Quest’ultimo ospita, lateralmente, un bumper rettangolare, comprensivo sia del Flash LED che di una doppia fotocamera posteriore, da 13 (f/2.2, principale) + 2 (acquisizione della profondità per l’effetto Ritratto, f/2.4) megapixel. La presenza di un piccolo cerchietto in basso a destra, con l’indicazione AI, restituisce quasi l’illusione di una quad-camera.
Sul versante computazionale spicca un prestito dal “cugino” Oppo A55 5G, in veste di processore octacore (2.2 GHz) MediaTek Dimensity 700, realizzato a 7 nanometri ed abbinato alla GPU Mali-G57 MC2: gli allestimenti mnemonici, tra RAM (LPDDR4x) e storage (UFS 2.1, espandibile via microSD di altri 1 TB), sono due, rispettivamente da 4+128 (1.199 yuan, circa 154 euro) e 6+128 GB (1.399 yuan, pressappoco 180 euro).
Connesso via Dual SIM con 4G VoLTE, 5G standalone e non, GPS, Wi-Fi ac dual band, Bluetooth 5.1, il medio-gamma Realme V11 5G usa la porticina microUSB Type-C per trasferire i dati, ma anche per caricare – a 18W, quindi rapidamente – la batteria, dimensionata a 5.000 mAh.