Sempre più spesso, cercare uno smartphone low cost di qualità porta l’utente a consultare i listini dei grandi e piccoli produttori cinesi che, di recente, hanno sfoderato due nuovi gioielli, rappresentati dal Realme C1 2019, evoluzione del modello dello scorso anno, e dall’Alcatel Onyx (realizzato da TCL Corporation, gruppo licenziatario anche di Palm e Blackberry).
Il Reame C1 2019, frutto dell’omonima azienda ormai affrancatasi da Oppo (ma sempre parte di BBK Electronics), ha un telaio plastico (156.2 × 75.6 × 8.2 mm, per 168 grammi, nelle colorazioni Deep Black/Ocean Blue) che, sul dQavanti, formato da un vetro leggermente curvo 2.5D, propone una tacca trapezoidale con annesso sensore di luce ambientale e selfiecamera da 5.5 megapixel (f/2.2), incaricata della scansione facciale (in 0.3 secondi, tramite l’analisi di 128 punti specifici), e – poco più in basso – un display con aspetto panoramico a 19:9, costituito da un pannello LCD da 6.2 pollici con risoluzione HD Plus (271 PPI, 88% body-to-screen).
Il retro è pulito: manca, infatti, lo scanner per le impronte, mentre un semaforo orizzontale, messo a precedere il relativo Flash LED, ospita una dual camera principale, da 13 (f/2.2) + 2 (f/2.4) megapixel, impreziosita con riconoscimento scene, abbellimento degli scatti, ed effetto Bokeh.
Dotato di connettività quali il Dual SIM, il Wi-Fi n, il Bluetooth 4.2, il GPS (A-GPS, Glonass), il 4G con chiamate VoLTE, il jack da 3.5 mm con Radio FM, il device dispone di un segmento logico poco energivoro, formato da un processore a 8 core (1.8 GHz) Snapdragon 450 in tandem con la GPU Adreno 506: le opzioni di memoria, RAM e storage (espandibile a 256 GB) – prevedono gli abbinamenti da 2+32 (circa 92 euro, o 7.499 rupie) e 3+32 GB (104 euro, od 8.499 rupie).
Come molti brand, anche Realme ha un suo sistema operativo, il ColorOS 5.1 preso da Oppo, qui basato su Android Oreo 8.1: quest’ultimo, equipaggiato con ottimizzazioni (per un 5/11%) per la gestione dell’energia (limitazione app in background, risveglio occasionale di quelle chiuse), anche grazie alla batteria da 4.230 mAh caricabile via microUSB 2.0 (OTG), permette di sfruttare 18 ore per la navigazione web o la riproduzione musicale, o di ottenere 44 ore di conversazione telefonica.
Imparentato col Alcatel 1X 2019 visto al CES 2019, il più mnemonico Alcatel Onyx (120 dollari) di TCL (68.8 x 146.4 x 8.3 mm, per 130 grammi) fa a meno del notch sul frontale protetto da un vetro 2.5D DragonTrail: il lunotto verticale alto, piuttosto evidente, ospita la capsula auricolare e la selfiecamera (f/2.4) da 5 megapixel, mentre la parte restante della superficie anteriore propone un display LCD IPS HD+ (1440 × 720 pixel, 293 PPI) da 5.5 pollici, coadiuvato dal ricorso ad una prestante GPU PowerVR GE8100. Il retro, al contrario del rivale Realme, ospita anche uno scanner per le impronte, al centro, allineato al Flash LED ed alla doppia fotocamera principale, però priva di semaforo contenitivo, formata da un sensore da 13 megapixel (f/2.0, con autofocus) e da uno da 2 (per l’effetto Bokeh).
Il cervello dell’Alcatel Onyx, basato su un quad-core (1.5 GHz) MT6739ww e su 2 GB di RAM (LPDDR3), può contare su 32 GB di storage, espandibile via microSD: presenti il GPS, il jack da 3.5 mm, il Wi-Fi n, il Bluetooth 4.2, il 4G, e persino un modulo NFC per i pagamenti contactless, via microUSB 2.0 viene ricaricata la batteria, da 3.000 mAh, accreditata di un paio di giorni di operatività con uso medio. Il sistema operativo dell’Alcatel Onyx, distribuito in esclusiva per Cricket Wireless, infine, è Android Oreo 8.1.