Play 4T e Play 4T Pro: ufficiali i medio-gamma targati Honor

Come da programma, Honor ha effettivamente sfruttato la fase centrale della settimana per presentare una coppia di medio-gamma di cui si parlava da tempo, rappresentata dall'Honor Play 4T e dall’Honor Play 4T Pro, con multicamere posteriori.

Play 4T e Play 4T Pro: ufficiali i medio-gamma targati Honor

Preceduti da una ridda di indiscrezioni sempre più fitte che hanno contribuito a delinearne alla perfezione il quadro generale, sono diventati ufficiali, in seguito al lancio avvenuto in Cina, i medio-gamma Honor Play 4T/4T Pro, destinati a elevare l’asticella qualitativa dei middle-range nonostante una prezzistica decisamente low cost, e la mancanza (come da tradizione per i device lanciati localmente) dei servizi googleiani.

Honor Play 4T ha un telaio (159.81 x 76.13 x 8.13 mm, per 176 grammi) redatto nelle nuance Blue Water Emerald e Magic Night Black, con un frontale in grado di assicurare il 90.15% di screen-to-body al display LCD IPS da 6.39 pollici, cromaticamente definito (269 PPI), con una risoluzione HD+ estesa panoramicamente a 19.5:9.

La selfiecamera, ubicata in un minuscolo (4.5 mm) foro in alto a sinistra, arriva ad 8 megapixel mentre, sul retro, scenario sfruttato anche per posizionare lo scanner per le impronte digitali, la doppia fotocamera posteriore, posta sopra il Flash LED, è formata da un sensore da 48 (standard, f/1.8, pixel binning 4-in-1) e da uno da 2 (profondità) megapixel. 

Nella “sala motori” dell’Honor Play 4T trovano posto l’octacore Kirin 710A della controllata HiSilicon e la scheda grafica Mali-G51 di ARM: in termini di memorie, l’unica configurazione (1.199 yuan, pressappoco 155 euro) prevista parla di 6 GB di RAM e di 128 GB di storage, espandibile via microSD. Presenti le connettività Dual SIM, 4G VoLTE, GPS (Glonass), jack da 3,5 mm, Bluetooth 5.0, Wi-Fi n monobanda, è con la microUSB che si carica, a 10W, la batteria, da 4.000 mAh. Nonostante la scheda tecnica non esaltante, il Play 4T di Honor si riscatta lato software, adottando l’ultima versione della propria interfaccia, la MagicUI 3.1, basata su Android 10 e inclusiva dell’ottimizzazione GPU Turbo per il gaming.

Il fratello maggiore Honor Play 4T Pro (157.4 x 73.2 x 7.75 mm, per 165 grammi) è un device di ben altro spessore tecnico, anche se per la selfiecamera, che qui arriva a 16 (f/2.0) megapixel, si va a preferire il più datato notch a goccia (che comunque permette di portare lo screen-to-body al 90.17%). Il frontale esordisce con un pannello AMOLED da 6.3 pollici risoluto in FullHD+ (418 PPI) secondo un aspetto panoramico a 19.5:9, ottimamente leggibile all’aperto in quanto decisamente luminoso (600 nits) e contrastato (70000:1), sotto il quale si cela lo scanner per le impronte digitali. 

Il retro, più pulito, allestito nelle nuance Blue Water Emerald, Magic Night Black, e Icelandic White, allunga il semaforo verticale di sinistra, visto che, oltre al sensore da 48 ed a quello da 2 megapixel, vi è anche il grandangolo da 8 (f/2.4) megapixel. 

Anche il comparto elaborativo cambia, in meglio, nell’Honor Play 4T Pro: il processore octacore (2.27 GHz) è il Kirin 810 mentre la GPU è una ARM Mali-G52 MP6: confermato lo storage, espandibile, da 128 GB, la RAM è presente nelle pezzature alternative da 6 (1.499 yuan, circa 194 euro) ed 8 (1.699 yuan, sui 221 euro, stante anche la presenza della GPU Turbo 3.0) GB

La maggior versatilità dell’Honor Play 4T Pro viene sottolineata anche nell’array connettivo che, pur condividendo con l’altro modello il Bluetooth 5.0, il GPS (Glonass), il Dual SIM con 4G VoLTE, un jack da 3.5 mm, integra un Wi-Fi ac dual band e una Type-C, con cui caricare, rapidamente a 22.5W, la batteria, ancora da 4.000 mAh. Purtroppo, però, in sede di software, la scelta del costruttore è ricaduta su Android Pie 9.0, sotto interfaccia MagicUI 2.1. 

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