Nelle scorse ore, si è concluso l’Inno Day 2021, evento nel quale il marchio cinese Oppo ha presentato un visore per la realtà aumentata, una NPU proprietaria per l’imaging (destinata ai futuri Find X4), senza dimenticare l’esibizione di una fotocamera posteriore retrattile (verosimilmente un sensore Sony IMX766 che, estratto, rasenta una sorta di zoom ottico 2x ma che, in caso di caduta, riesce a rientrare da solo in 0.6 secondi). Il convitato di pietra dell’evento, però, l’atteso primo foldable del marchio non ha bucato l’evento, concretizzandosi nel nuovo Oppo Find N, a conti fatti lo smartphone pieghevole più conveniente (7.699 yuan, 1.073 euro, dal 23 Dicembre inizialmente in Cina) al mondo.
Oppo Find N (275 grammi, nei colori bianco, viola, nero) ha uno chassis con angoli arrotondati, vetri Gorilla Glass Victus e frame perimetrico in metallo, sul quale si staglia lo scanner per le impronte digitali: non propriamente impermeabile, sebbene resistente agli schizzi d’acqua, ricorda il Galaxy Fold 3, ma con alcune differenze: da piegato (132,6 x 73 x 15,9 mm), mostra un display esterno (risoluto a 1972 x 988 pixel) più compatto (5.49 pollici) e simile a quello di uno smartphone tradizionale (stante un aspect ratio a 18:9). D’altro canto, aperto (132,6 x 140,2 x 7,8) risulta piuttosto largo, tanto che il luminoso (1.000 nits) e reattivo (1000 Hz di touch sampling) Serene Display interno da 7.1 pollici, risoluto a 1792 x 1920 pixel con un aspect ratio da 8,4:9, in forma di un LCD LTPO (quindi con refresh rate dinamico da 1 a 120 Hz) protetto da un vetro ultrasottile (0,03 mm) UTG, si apre in automatico con preimpostato l’orientamento orizzontale, tal da suggerirne l’uso per videogame e video streaming.
Altro elemento di discrimina rispetto al rivale sudcoreano è il fatto che la cerniera Flexion Hinge, collaudata per 200mila piegature, nel richiudersi. grazie ai suoi 136 componenti, lascia una piega molto meno evidente, grazie all’assenza dello spazio intermedio assicurata dal fatto che le due metà aderiscono in piano: non diverge molto dal prodotto di Seoul, che in tal senso mette in campo la “Flex Mode”, la analoga modalità “FlexForm”, che consente via cerniera al device di rimanere piegato come un laptop (con tastiera in basso) a qualsiasi angolazione (tra i 50 e i 120°) si desideri, o si stare come su un treppiede quando si girano i TimeLapse in 4K (con modalità dedicate a cielo notturno, sole/nuvole, cielo notturno). Sempre in tema di funzionalità, non mano le gesture dedicate al multi-tasking, e la possibilità di salvare una combinazione di app affiancate nella Split View.
Sul versante fotografico, l’Oppo Find N vanta due fotocamere da 32 megapixel (Sony IMX615, f/2.4), di cui una nel foro centrale ubicato sul display esterno e una nel foro in alto a sinistra nel display ripiegabile interno: la fotocamera posteriore, sull’esterno, nel lato di sinistra, è tripla e tutta targata Sony, con un sensore principale da 50 (IMX766, f/1.8, 1/1,56”, stabilizzazione ottica), uno ultragrandangolare da 16 (f/2.2, IMX481) e uno telescopico da 13 megapixel (f/2.4). Sul versante audio, non mancano due speaker stereo con Dolby Atmos.
Ad animare l’Oppo Find N bada non il nuovo processore proprietario, giunto troppo tardi rispetto all’avvio dello sviluppo del nuovo device, ma il consolidato octacore (2.84 GHz) Snapdragon 888, con relativo Image signal processore (Qualcomm Spectra 580) e annessa GPU Adreno 660, apportatore della connettività 5G. La RAM, di tipo LPDDR5, ammonta a 12 GB, mentre arriva a 512 GB lo storage, di tipo UFS 3.1.
Non male, visti gli esigui spazi a disposizione, è la batteria, dimensionata ad almeno 4.500 mAh, capace di caricarsi rapidamente sia in modalità cablata (100% in 70 minuti via SuperVOOC a 33W) che in wireless Qi (AIRVOOC a 15W), sufficiente per alimentare le restanti connettività (NFC, Bluetooth 5.2, Wi-Fi, GPS), per altro capace di fungere anche da power bank a contatto, mediante un wireless charging inverso da 10W.