iPhone 8: ricarica wireless, IP68, doppia postcamera con AR, senza Home

Secondo quanto emerso da diverse indiscrezioni, il prossimo iPhone 8 avrà la ricarica wireless, l'impermeabilità IP68, un display senza cornici, con assenza del tasto Home, ed una doppia postcamera verticale, con supporto alla realtà aumentata.

iPhone 8: ricarica wireless, IP68, doppia postcamera con AR, senza Home

A quanto pare, sarà tra la fine di Settembre e l’inizio di Ottobre che Apple presenterà le due nuove generazioni di iPhone, la serie S, naturale evoluzione hardware degli attuali iPhone 7 e 7 Plus, ed il tanto atteso iPhone 8, celebrativo del decennale dei melafonini.

In relazione a quest’ultimo, nei giorni scorsi, sono apparse delle interessanti foto: quest’ultime, a quanto pare tratte dalla catena produttiva di Apple, ed apparse sull’aggregatore di notizie “Reddit”, mostrano un frontale con cornici molto ridotte, all’insegna di una sorta di Infinity Display, e con una penisola superiore nella quale sarebbero alloggiati diversi sensori e la capsula auricolare, oltre alla selfiecamera forse implementata per il riconoscimento biometrico del volto. Questo, però, non impatterebbe sulle dimensioni generali del device che, con i suoi 43.59 x 70.94 x 7.57 mm, si posizionerebbe a metà tra un iPhone 7 ed un iPhone 7 Plus, grazie anche al fatto che il tasto Home non è presente, chiaro indizio che il Touch ID potrebbe essere stato posto nella parte bassa del display, in forma ultrasonica (o tramite l’adozione di diodi a infrarossi).

Con lo chassis realizzato in acciaio inossidabile (alluminio, invece, negli iPhone 7S e 7S Plus), la cover posteriore lucida dell’iPhone 8 potrebbe essere stata realizzata in vetro rinforzato, per supportare la ricarica wireless, e lascia intravvedere un modulo per la fotocamera posteriore alquanto curioso. Quest’ultimo è disposto in verticale, per via del poco spazio interno disponibile, ma è decisamente oblungo e potrebbe contenere, oltre a una doppia fotocamera, anche una lente per il riconoscimento dell’ambiente, al fine di supportare le applicazioni di realtà aumentata.

Un particolare – quest’ultimo – che si sposerebbe bene con le rivelazioni fatte dall’analista di USBSteven Milunovich, che – tempo fa – aveva rivelato come Apple, in un centro di ricerca in Israele, avesse messo 1000 ingegneri a lavoro su una piattaforma in grado di integrare elementi virtuali a quelli reali (realtà mista, o aumentata). Anche la rivista Business Insider, in verità, aveva confermato la circostanza, soffermandosi però sul fatto che la postcamera del nuovo iPhone si sarebbe occupata di riconoscere gli elementi reali, anche grazie al machine learning, per applicarvi dei filtri (questi, sì, in AR) un po’ sullo stile di Snapchat. 

A tal proposito, ma spingendosi ben più in là, Craigh Federighi (responsabile dello sviluppo di iOS e MacOS), nel corso dell’ultimo WWDC 2017, aveva parlato della piattaforma “ARKit”, integrata nel venturo iOS 11 (e sui device Apple con almeno un processore A9) e sviluppata da Apple nel corso degli ultimi anni, dopo le acquisizioni di FaceShift (motion capture), Metaio (realtà aumentata), Perceptio (computer vision) e PrimeSense (realizzatrice del sistema Kinect usato dalle Xbox).

Con questo sistema, aveva detto il dirigente cupertiniano, i prossimi iPhone e iPad diverranno il miglior accesso possibile ad applicazioni di realtà aumentata, senza la necessità di un apposito visore (ipotizzato sulla base di alcuni documenti Apple circolati all’esterno, tra Febbraio e Marzo, ove si faceva riferimento a problemi agli occhi per quei dipendenti che avevano provato dei prototipi di occhiali), o il bisogno di adoperare marcatori, visto che gli elementi virtuali resterebbero incollati a quelli reali anche nel caso l’utente cambiasse posizione, o si muovesse.

Inoltre, con la piattaforma ARKit – concepita per riconoscere i piani orizzontali della realtà sui quali ancorare elementi 3D – sarà possibile ottenere una realtà aumentata di gran lunga migliore di quelle attualmente sviluppate, visto che gli oggetti tridimensionali saranno corredati di finte ombre, che li accompagneranno adattivamente anche nella realtà. 

Oltre alla realtà aumentata, però, anche altre 2 specifiche dovrebbero far capolino sul nuovo iPhone 8. Il CEO di Wistron (l’azienda che, con Foxconn, assembla i melafonini), Robert Hwang, a margine dell’incontro annuale con gli azionisti, ha spiegato che il processo di assemblamento dei nuovi iPhone non varierà “nonostante l’arrivo della ricarica wireless“. Semmai, a cambiare, all’insegno di una maggiore rigidità, saranno i test che verranno applicati alle componenti, dacché il grado di impermeabilità degli iPhone 2017 passerà (come nei Galaxy S8 e nell’LG G6) da IP67 a IP68 (sino a 1 metro di profondità, per 30 minuti, in acqua dolce). Insomma, al novero delle feature finali del nuovo e atteso iPhone 8, possiamo aggiungere anche ricarica senza fili, e un’impermeabilità perfezionata del 50%. 

Quello che potrebbe mancare, infine, secondo un recente report della rivista Bloomberg è la connettività “Gigabit”, per via dell’ancor ampia differenza di prestazioni esistente tra i modem Qualcomm e quelli marchiati Intel. 

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