Dopo il varo dei top gamma dello scorso mese, Infinix by Transsion Holdings si è riconcentrata sulla fascia media del proprio listino, arricchendola con i nuovi modelli, poco meno grandi di un tablet ma più di un normale smartphone, della serie Note 11.
Infinix Note 11 (Graphite Black, Celestial Snow, Glacier Green) e 11 Pro (Haze Green, Mithril Grey, Mist Blue) dispongono, entro stringate cornici che consentono di ottenere il 91% di screen-to-body, di un Ultra Fluid display formato da un pannello LCD da 6.95 pollici risoluto in FullHD+, con 1.500:1 di contrasto, 120 Hz di refresh rate e 180 di touch sampling: TÜV Rheinland ha certificato non solo la bassa emissione di luce blu del display in questione, ma anche l’applicazione di tecnologie conservative che permettono alla batteria dei due device, da 5.000 mAh, con carica rapida (Super Charge) da 33W via microUSB Type-C, di sopravvivere senza troppo degrado a ben 800 cicli di ricarica.
La selfiecamera, in ambedue gli Infinix Note 11, è da 16 megapixel (f/2.0, face unlock): le differenze tra i due modelli vengono al pettine sulla fotocamera posteriore: il modello Pro ha una tripla fotocamera con un sensore principale da 64 (f/1.7, messa a fuoco fasica), uno telescopico (zoom ottico 2x, digitale 30x) da 13(f/2.5), e uno per la profondità da 2 megapixel (f/2.4). Il Note 11 standard, optando per una dual camera, ha un sensore principale da 50 e uno telescopico da 2 megapixel. Differenze a parte, i sensori principali dei due modelli non vanno oltre la registrazione di video a 1080p@30fps, come nella precedente generazione.
Lato audio, ambedue i device hanno il mini-jack da 3.5 mm, ma è solo il Note 11 Pro ad avere un Digital Theatre System, formato da due speaker stereo (uno in alto e uno in basso) con surround DTS.
A livello computazione, nei Note 11 di Infinix opera il processore octacore Helio G96, con 2.05 GHz di clock massimo, in grado di reggere i 120 Hz dei display, coadiuvato dalla scheda grafica ARM Mali-G57 MC2: la RAM (LPDDR4X, espandibile virtualmente di 3 GB) e lo storage (UFS 2.2, velocizzato nelle operazioni di scritture dalla funzione Write Booster, ampliabile via microSD con slot separato sino a 2 TB), si attestano rispettivamente su 8 e 128 GB. Grazie alla presenza (SuperCool) di 9 strati di grafene, non vi sarà pericolo di accumuli di calore, lasciando i chip elaborativi liberi di dare il loro meglio.
A completare la scheda tecnica dei Dual SIM 4G in questione, concorrono le connettività (es. GPS con A-GPS e Glonass, Wi-fi ac dual band, Bluetooth 5.0 LE con A2DP), tra cui spicca anche la funzionalità per il mirroring (Wi-Fi direct) del display su schermi più grandi (es. di TV o PC), e uno scanner fisico per le impronte digitali posto di lato. Il sistema operativo è Android 11, sotto l’interfaccia proprietaria XOS 10, che porta in dote il tool Dar-link 2.0 che, via AI, migliora le prestazioni nel gaming offrendo una commutazione stabile delle scene, una miglior reattività al tocco, ed evita i mini-freeze mantenendo basse le temperature del device.