L’iPhone X è stato un successo anche se, in termini di vendite, Apple si sarebbe attesa molto di più. Per questo motivo, il 2018 dei melafonini sarà all’insegna dell’offerta differenziata, con una line-up di 3 modelli, cui si aggiungerà – come apripista – il nuovo iPhone SE 2.
Di carattere estetico sono le rivelazioni fornite dal forum ” MacX”, venuto in possesso di alcune foto scattate nello stabilimento vietnamita di LG Display: secondo i colleghi, LG – che dopo i recenti investimenti di Apple sarebbe pronta ad affiancare Samsung nella realizzazione dei display OLED per i nuovi melafonini – avrebbe avviato una produzione di prova (a metà Novembre) dalla quale è possibile desumere l’esistenza di un effettivo modello Plus, con schermo da 6.5 pollici, ed una sensibile riduzione del notch.
La banca d’affari “Barclays”, in un report pubblicato da tre suoi analisti, ha ipotizzato una probabile rivoluzione estetica per i prossimi melafonini, suddivisa in 2 anni: nell’immediato arriverà la seconda generazione della TrueDepth Camera che, pur annoverando il “3D”, sarà più compatta, in modo da ridurre l’ingombro occupato, pur aumentandone le specificità. Anche ciò che potrebbe avvenire sul retro dei melafonini è destinato a cambiarne l’aspetto: quest’anno o, al più tardi nel 2019, dovrebbe esordire un sistema di “world facing” posteriore dedicato al riconoscimento ambientale che, in virtù dei suoi sensori, potrebbe impattare non poco sul design delle coverback. Insomma, è probabile che, a partire dal 2019, l’aspetto dei nuovi iPhone sia destinato a cambiare radicalmente: anche ETNews è di questo parere, ritenendo che il prossimo anno, i melafonini rinunceranno del tutto al notch, conservando tutto l’hardware necessario al Face ID o sotto una matrice superiore scura (come negli attuali Samsung S), o praticando dei forellini nel display (un po’ à la Essential Phone).
Anche il portale economico “Bloomberg” si è concentrato sulla nuova ondata di melafonini, fornendo qualche dettaglio tecnico in più, avvalendosi di talpe nella catena produttiva di Cupertino. L’iPhone X2 Plus, noto col nome in codice di “D33”, porterà la risoluzione del suo OLED da 6.5 pollici a 1.242 x 2.688 pixel, pur mantenendo la densità cromatica in PPI dell’attuale 5.8”, e disporrà – per l’Asia – di una variante Dual SIM (attraverso il ricorso alle eSIM). Globalmente, invece, dovrebbe disporre di una nuova colorazione Gold, al pari dell’iPhone X2 con OLED da 5.8 pollici, noto col seriale “D32”: ambedue gli iPhone di punta, nel notch, continueranno ad ospitare la TrueDepth Camera per il Face ID, ma gestiranno la connessione 4G/LTE tramite un modem Intel che andrà a sostituire i precedenti Qualcomm.
L’iPhone più economico appare confermato e, pur avendo lo stesso design tutto schermo degli altri due, e la coverback in vetro, avrà cornici laterali in alluminio al posto dell’acciaio inossidabile, ed un display LCD da 6.1 pollici. Il materiale scelto per le batterie agli ioni di litio sarà, ancora una volta, il cobalto, con la differenza che Cupertino si sarebbe mossa in prima persona con coloro che ne gestiscono le miniere, sia per aver maggiore controllo in fatto di diritti umani, che – soprattutto – per accaparrarsene una fornitura certa per i prossimi 5 anni, ben conscia che avrà a che fare sempre più – per l’ambito minerale – con i produttori di automobili “ecologiche”.
Grazie alla proverbiale KGI Securities dell’analista Ming-Chi Kuo, una vera autorità in fatto di indiscrezioni Cupertiniane, è possibile provare a completare la scheda tecnica degli iPhone del 2018: il modello X Plus, grazie ad una scheda logica più compatta, dovrebbe avere una batteria da 3.300-3.400 mAh, del 25% più grande di quella attuale, sempre a forma di L ma a doppia cella. L’iPhone con LCD da 6.1 pollici, pur avendo il notch ad ospitare la TrueDepth Camera ed i sensori per il Face ID, non dovrebbe avere il 3D Touch né la doppia postcamera e, a supporto dell’insieme, potrebbe disporre di “soli” 3 GB di RAM e di una batteria – rettangolare – da 2.850-2.950 mAh, comunque dell’8.5% maggiore di quanto in dotazione all’attuale iPhone del decennale.
Secondo la rivista “Forbes”, un dato da tenere in considerazione circa i prossimi iPhone è che – probabilmente – costeranno più della generazione attuale. I nuovi display OLED, più grandi per polliciaggio, più efficienti energeticamente, e con colori più vividi, porterebbero l’iPhone X2 Plus, con display da 6.5 pollici, processore A12, e 4 GB di RAM, a circa 1400 dollari, mentre l’iPhone X2, con stesso processore e taglio di RAM, ma display da 5.8 pollici, si attesterebbe sulla soglia attuale, dei 1000 dollari.
In verità, anche il nuovo iPhone SE 2, di cui si parla da diverso tempo, potrebbe subire un rialzo nel listino, pur disponendo di specifiche sensibilmente inferiori (simili a quelle dell’iPhone 7), come 2 GB di RAM, processore A10 Fusion, storage da 32/64/128 GB, display da 4.1/4.2 pollici (aspect ratio 16:9), selfiecamera da 5 megapixel, postcamera da 12 megapixel, Touch ID al posto del Face ID, e batteria da 1.700 mAh, ricaricabile anche via wireless grazie alla coverback in vetro. Sul lancio di tale melafonino “entry level”, con un report dedicato alle prossime strategie commerciali di Apple, si è pronunciato il portale “Digitimes” secondo cui Tim Cook potrebbe farne l’annuncio tra Maggio e Giugno, magari in occasione del WWDC 2018 (a San José, da 4 all’8 Giugno), listandolo a 500/600 euro (o 700/800 dollari per Forbes).