Nel corso del keynote, programmato con trasmissione via streaming quale sostituzione della propria presenza all’annullato MWC 2020, Huawei ha presentato il nuovo smartphone pieghevole Huawei Mate Xs, migliorato sia nella progettazione, per evitare i problemi del primo modello, che nella scheda tecnica, per rimanere al top della categoria foldable.
Huawei Mate Xs (da aperto 161.3 x 1462 x 11 mm, da chiuso 161.3 x 78.5 x 11 mm, sempre per 300 grammi, nella nuance Interstellar Blue) è un foldable con scanner biometrico posto sul lato, ove spicca anche il tasto per la cerniera Falcon Wing, in grado di piegare a 180° il device, ora resa più durevole e in grado di produrre una piega meno accentuata.
Spalancato, lo Huawei Mate Xs propone un display OLED da 8 pollici, risoluto a 2.480 x 2.200 pixel, incastonato in un sistema protettivo a 4 strati (quad layer) con due strati superiori di poliammide tenuti assieme da un adesivo invisibile a occhio nudo e, al di sotto, un morbido polimero che fa da cuscinetto rispetto a quello successivo, a immediato contatto della struttura. Piegato, la parte frontale propone un display da 6.6 pollici risoluto in 2.480 x 1.148 pixel, secondo un aspetto panoramico a 19,5:9 e, dietro, secondo un aspect ratio a 25:9, un ancor più oblungo display secondario, da 6.38 pollici con 2.480 x 892 pixel di risoluzione.
Utilizzando quest’ultimo per l’anteprima nel mentre si scatta, è possibile adoperare per i selfie la quadrupla fotocamera posteriore targata Leica: quest’ultima ha un Super Sensing camera (f/1.8, RYYB con ISO 204800 per gli scatti notturni o con poca luce) da 40, un telefoto (3x ottico, 30x digitale) da 8 (f/2.4, stabilizzazione ottica), un ultragrandangolo da 16 (f/2.2, con macro da 3 cm) megapixel, ed un sensore ToF per acquisire la profondità.
Un sistema di raffreddamento flessibile in grafene presidia i bollenti spiriti della coppia logica formata dall’octacore (2.86 GHz) HiSilicon Kirin 990, con modem 5G NR-TDD integrato, co-processore DaVinci per l’AI, e scheda grafica Mali-G76 MP16: l’unico setting mnemonico previsto mette in campo 8 GB di RAM e 512 GB di storage, però espandibile di altri 256 GB via NM card.
Corredato da un buon array di connettività, tra cui è possibile registrare la presenza del Dual SIM con 4G e 5G (standalone e non), del Bluetooth 5.0 LE (con codec AAC, SBC, LDAC), del GPS a doppia banda (con tracciamento via sistemi Galileo e Glonass), del Wi-Fi ac dual band, della microUSB Type-C, dell’NFC, il Mate Xs di Huawei recupera l’85% della capienza della batteria, da 4.500 mAh, in 30 minuti, in virtù della SuperCharge settato a 55 Watt.
Il sistema operativo del Mate Xs, in commercio dal mese venturo a 2.599 euro, è rappresentato dall’interfaccia EMUI 10.0.1 sotto cui si cela Android 10, privo dei servizi Google, qui sostituiti dagli Huawei Mobile Services, e con store App Gallery. Da segnalare, sempre a livello software, la presenza di un agevole sistema Multi-Window, per lavorare e trasferire dati con un drag&drop tra due app aperte e affiancate, e la modalità Floating Window, che aggiunge – in un baloon flottante – una terza app, ad es. per messaggiare senza uscire dalla precedenti due.