HTC, sopravvissuto nel ramo degli smartphone, anche se senza particolari sussulti, concentrandosi nella fascia ultrabassa, nelle scorse ore ha annunciato in Russia (per 7.990 rubli, o 131 euro) lo smartphone HTC Wildfire E plus che, curiosamente, per look e specifiche, sembra un clone dell’Umidigi G1.
Redatto nel colore Starry Black, l’HTC Wildfire E plus ha uno chassis (164,06 x 75,89 x 8,75 mm per 190 grammi) col notch a goccia davanti e uno scudo stondato sul retro per la multicamera. Lungo il perimetro c’è una porta microUSB 2.0 Type-C con OTG e il mini-jack da 3.5 mm (con radio FM) per le cuffie e gli auricolari cablati. Lo speaker mono, si trova il basso, sotto il mento, alquanto visibile. Sul piano delle specifiche, il quadro generale è molto entry level, al risparmio.
L’HTC Wildfire E plus si presenta con un display LCD IPS da 6.52 pollici risoluto a 720 x 1600 pixel (269 PPI), secondo un rapporto d’aspetto a 20:9 e un rapporto schermo-corpo dell’83,8%.
Manca lo scanner per le impronte digitali ma almeno è supportato il Face ID nella selfiecamera da 5 megapixel (f/2.2, video a 720@30 fps): dietro, la dual camera prevista annovera un sensore principale da 13 (f/2.2, video sino a 1080 a 30 fps, messa a fuoco fasica) e uno per le macro da 5 megapixel.
L’assetto elaborativo non permette di spingersi oltre l’adozione di Android 12 in Go Edition: c’è il vecchio quadcore MediaTek MT6739 del 2017 cloccato massimamente a 1.5 GHz e messo in coppia con la GPU PowerVR GE8100: la RAM, da 2 GB, si accoppia con lo storage, da 32 GB, per fortuna espandibili di 128 GB via microSD. Sempre tra le specifiche “sotto cofano”, rientra la batteria, da 5150 mAh, caricabile lentamente a 10W, e l’assetto delle connettività. Qui è possibile trovare il Wi-Fi n (Direct, hotspot), il Bluetooth 4.2 (A2DP), il Dual SIM con 4G, e il GPS (A-GPS).