EssentialPhone PH-1, da Andy Rubin il top di gamma con design modulare

Dopo diversi mesi di attesa, Andy Rubin - il papà di Android - ha davvero presentato il suo primo top di gamma, l'Essential Phone PH-1, con design minimale ma innovativo, e tantissima potenza, al servizio anche di componenti modulari.

EssentialPhone PH-1, da Andy Rubin il top di gamma con design modulare

Come preannunciato da almeno un paio di mesi a questa parte, il 30 Maggio 2017 è stato presentato l’Essential Phone PH-1, l’innovativo smartphone frutto dell’ingegno di Andy Rubin, il creatore di Android con un passato in Google. Essential Phone PH-1 prende il suo nome sia dalla start-up di Rubin, la Essential, che dalla filosofia che ha ispirato il design di questo device.

A livello estetico, lo smartphone ha una scocca (141,4 x 71,1 x 7,8 mm, per 185 grammi) dallo stile minimale, senza alcun logo o barra per le antenne, e con pochi pulsanti fisici (quelli per il controllo di Android sono virtuali). I materiali usati – però – hanno ben poco di essenziale, essendo – anzi – davvero premium: sul davanti troviamo un vetro Gorilla Glass 5, sul retro la ceramica, e ai lati un perimetro in titanio.

All’interno dell’Essential Phone PH-1, troviamo le ultime soluzioni in fatto di potenza di calcolo: il processore, il noto Snapdragon 835, è abbinato a 4 GB di RAM (LPDDR4), mentre lo storage (UFS 2.1) si spinge sino ai 128 GB. La parte frontale, invece, entro cornici laterali quasi invisibili, propone un immenso display LTPS da 5.71 pollici, con risoluzione QHD e form factor a 10:9, in grado di occupare anche la lunetta superiore, tranne una porzione centrale destinata alla selfiecamera: quest’ultima, da 8 megapixel, ha il focale a f/2,20, e gira video in UHD.

Sul retro, assieme al sensore biometrico per le impronte digitali, troviamo una doppia fotocamera con 2 sensori da 13 megapixel, dotati di lenti a f/1,85, in cui quello monocromatico aiuta quello dual RGB sia in termini di dettagli per lo scatto finale, sia per fornire gli effetti di profondità. Il tutto, corredato di una messa a fuoco ibrida (con laser, a rilevamento di fase, e a contrasto), permette di effettuare le riprese sempre in risoluzione UHD.

Il segmento audio non può contare sul jack da 3.5 mm per le cuffie, ma si avvale di speaker stereo (con l’ausilio della capsula auricolare), e di 4 microfoni per la cancellazione del rumore: le cuffie fisiche si connetteranno al device grazie ad un adattatore per la porta microUSB Type-C incluso.

Il set delle connettività previste da Rubin per il nuovo Essential Phone PH-1 prevede il Dual SIM, il Wi-Fi ac, il Bluetooth 5.0, l’LTE (con gestione della banda 20, frequenza 800 MHz), senza dimenticare la presenza del GPS (assistito con A-GPS e GLONASS), ed del modulo per l’NFC. La batteria, ricaricabile tramite la già citata microUSB Type-C, ha una capacità di 3040 mAh, e si avvale della ricarica rapida, mentre il sistema operativo è Android Nougat in versione quasi stock.

Previsto in 4 colorazioni (stellar grey, black moon, ocean depths, e pure white), l’Essential Phone Ph-1 potrà avvalersi anche della modularità (più come il Moto Z che come l’LG G5), grazie a 2 connettori magnetici “Click cordless connector” posti sulla scocca posteriore in alto a destra: a questi ultimi, il device in oggetto potrà connettere sia la dock per la ricarica wireless, che una videocamera a 360° dotata di 2 sensori fisheye da 12 megapixel, in grado di girare video in risoluzione 4K@30fps.

Per il costo ed i mercati di distribuzione, si prevede che l’Essential Phone Ph-1 arriverà in commercio a cominciare dagli States, al prezzo di 699 dollari, più 50 per la videocamera a 360° (acquistabile anche da sola, a 199 dollari).

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