Quello attuale si sta dimostrando un periodo d’oro per il gaming mobile, con sempre più aziende che sfornano gaming phone o smartphone normali, con funzioni prese in prestito dai primi (in particolare nella dissipazione del calore, nell’ottimizzazione dell’hardware, nella riduzione delle distrazioni, nell’uso delle vibrazioni).
Alla prima categoria, già comprensiva di illustri rivali (Asus Rog Phone 5, Lenovo Legion Phone Duel, Nubia Red Magic 6), si iscrive anche il partner di Xiaomi, Black Shark, con i nuovi Black Shark 4 e 4 Pro (animati da Android 11 sotto JOYUI 12.5) ed i relativi accessori.Piuttosto simili a smartphone tradizionali, a parte alcune decalcomanie in cui un disegno a X ha come via di fuga al centro il logo della S, ed i LED, comunque meno appariscenti rispetto ai predecessori, i nuovi gaming phone di Black Shark (Magic Black, Plain Silver, Plain Black) adottano un frontale con cornici molto contenute, prive di spessore anche sui lati corti solitamente usati per le impugnature panoramiche, con un display AMOLED (E4 di Samsung) da 6.67 pollici, risoluto in FullHD+, con 120 Hz di refresh rate e 720 Hz di frequenza di campionamento del tocco, beneficiato dall’anti sfarfallio (DC Dimming) e dall’interposizione di frame simulati (MEMC).
Il foro (2,76 mm) al centro del display propone in alto a selfiecamera, da 20 megapixel su ambedue i modelli: lo scanner per le impronte digitali è posto nel frame di destra, nel tasto d’accensione, tra due trigger fisici (sensibili a tocco e pressione, usabili anche per altri scopi) a scomparsa, posti sulle spalle, anticipati da due tasti switch per il cambio di modalità. Meno affollato è il frame di sinistra, col solo bilanciere per il volume.Il retro dei Black Shark 4 standard e 4 Pro si avvale di un oblungo stendardo esagonale per la triplice fotocamera, da 8 (ultragrandangolo), 5 (ausiliario) e 40 (nel 4 standard) / 64 megapixel (nel 4 Pro). Grande attenzione, come confermato da DxOMark, è stata conferita anche al comparto audio dei nuovi Black Shark, provvisti di speaker stereo “simmetrici”, componenti Cirrus Logic, jack da 3.5 mm, e supporto AAC e DTS.
Sempre pronti a ricaricarsi, da 0 a 100 in poco meno di 15 minuti, grazie alla ricarica veloce (120W) della batteria, in ambedue i modello da 4.500 mAh, i Black Shark 4 hanno lo stesso array di connettività, tra cui Dual 4G VoLTE, 5G standalone e non, Wi-Fi 6 (o 6E nel Pro), GPS e Bluetooth 5.2, ma diversi assetti elaborativi. Nel Black Shark 4 è di stanza il processore Snapdragon 870, nelle configurazioni di RAM (LPDDR5) e storage (UFS 3.1, con SSD in Raid 0) da 6+128 (2.499 yuan, 320 euro), 8+128 GB (2.699 yuan, 350 euro), 12+128 GB (2.999 yuan, 390 euro), 12+256 GB (3.299 yuan, 425 euro).
Nel Black Shark 4 Pro opera invece il processore Snapdragon 888, con un sistema di dissipazione a liquido suddiviso in due strati (-18° sulla CPU, + 30% di smaltimento del calore), nelle tre configurazioni mnemoniche di RAM (con RAMDISK, ovvero memoria volatile virtuale aggiuntiva) e storage qui sostanziate in 8+256 (3.999 yuan, 515 euro), 12+256 (4.499 yuan, 580 euro), 16+512 GB (5.299 yuan, 685 euro).Nel medesimo evento, Black Shark ha anche alzato il sipario su degni accessori di cotanta tecnologia gamica, in veste di powerbank da 20mila mAh (con 3 USB di cui una Type-C, 159 yuan o 20 euro), Cooling Back Clip 2 Pro (ventola per il retro-phone, con LED e display che indica la temperatura a raffreddamento in corso, 199 yuan o 25 euro), e auricolari cablati In-Ear Black Shark (versione base a 149 yuan o 19 euro, e Hi-Fi a 249 yuan o 32 euro).