A meno di un mese dall’annuncio del Chromebook Vero 514, il brand taiwanese Acer è tornato a far parlare di sé, (quanto meno) in alcuni mercati dell’America Latina, per la messa in campo di un nuovo smartphone, anche se di fascia molto bassa, rappresentato dall’Acer Sospiro A60.
Nel suo abito da sera color nero, il nuovo entry level di Taiwan misura 162.0 × 77.0 × 9.3 mm, sufficienti a inglobare un display da 6.0 pollici: quest’ultimo, montato sotto un vetro leggermente curvo 2.5D, circondato da cornici molto spesse in alto a in basso, ove risiede la selfiecamera da 8 megapixel (con Flash LED per gli autoscatti con poca luce e Face unlock), e in basso, è formato da un pannello LCD TFT risoluto in HD+ (720 x 1440 pixel) secondo un aspect ratio a 18:9.
Dietro, almeno stilisticamente, le cose vanno molto meglio. Sopra l’oblò centrale per lo scanner dedicato alle impronte digitali, posto a portata di indice, si trova un esagono in finitura verde (come per il fingerprint e il frame laterale piatto del device), in cui trovano alloggio un sensore secondario da 2 megapixel e uno principale da 8 megapixel, capace di riprese video a 720p@30fps. Lato audio, vi è il mini-jack da 3.5 mm con Radio FM.
Per guidare l’Acer Sospiro A60 è stato scelto un processore quadcore dell’ex Spreadtrum, l’Unisoc SC7731E, un datatissimo (2017) SoC a 24 nanometri di litografia, con GPU Mali-T820 da 600 MHz, previsto in un allestimento unico che, per le memorie, prevede 2 GB di RAM e 32 GB di storage, per fortuna espandibile via microSD, seppur solo di massimo 64 GB. La batteria, da 3.000 mAh, viene ricaricata – a 5W (5V, 1A) – mediante la microUSB 2.0.
In termini di porte, l’Acer Sospiro A60 prevede il 3G, il Wi-Fi n mono banda (2.4 GHz), il GPS (A-GPS) e il Bluetooth 4.2: il sistema operativo scelto è Android 11 che, viste le specifiche, è stato saggiamente implementato nell’alleggerita versione Go Edition.