Coronavirus, bocciata la proposta di riaprire le scuole prima di settembre

Niente da fare, il comitato tecnico scientifico ha reso pubblica l'impossibilità di recarsi nelle aule scolastiche prima di settembre, mettendo alle strette il MIUR, il quale si vede costretto ad attuare il piano B per quanto riguarda gli esami.

Coronavirus, bocciata la proposta di riaprire le scuole prima di settembre

L’ipotesi, precedentemente promulgata dal Ministero dell’Istruzione, prevedeva il rientro in aula antecedente al 18 Maggio fattibile una volta diminuita l’emergenza sanitaria, con conseguente ripresa delle lezioni frontali e degli esami tradizionali. Tuttavia il comitato tecnico scientifico ha dovuto mettere un freno al piano, dichiarando non fattibile la riapertura delle scuole prima dell’estate 2020.

Un rischio troppo alto quello di ammassare centinaia di studenti all’interno delle classi e nei mezzi pubblici, dando vita a vere e proprie masse di persone che, inevitabilmente, instaurerebbero contatti tra di loro rischiando così di annullare il duro lavoro svolto durante le settimane di quarantena. La notizia ancora non è stata ufficilizzata, ma si vedrà il da farsi. mettendo così alle strette il MIUR con la resposabilità di decidere il prima possibile.

E’ forse arrivato il momento di mettere in atto il piano di riserva per quanto riguarda gli esami? Apparentemente sembrerebbe di si, dando il via libera ad un unico colloquio orale tenuto via “webcam”, valutato da una commissione di insegnanti interni ed un presidente esterno all’istituto per quanto riguarda gli esami di maturità, modalità di svolgimento pensata per limitare spostamenti e contagi.

La prova finale per la scuola media, invece, sarà realizzata tramite un elaborato compessivo sugli argomenti svolte durante l’anno,rimuovendo così l’interrogazione interdiciplinare. La speranza degli studenti di poter festeggiare l’ultimo giorno di scuola al suono della tanto attesa campanella al fianco dei propri amici e compagni sembra essere finita del dimenticatoio. A seguito di questo chiaramento promulgato dagli scienziati ci si trova costretti,senza alternative,a continuare la didattica a distanza.

Il Ministero dell’Istruzione aveva più volte ribadito che le decisioni sarebbero state prese osservando l’andamento epidemologico del paese,ma il comitato tecnico e scientifico sembra invece avere le idee molto chiare al riguardo,indipendetemente dall’evolversi della situazione le scuole non potrano essere riaperte prima di Settembre. Si attende ora il responso da parte del Miur.

Continua a leggere su Fidelity News