Le ultime settimane si sono rivelate frenetiche per Xiaomi che, più o meno nello stesso periodo in cui annunciava una collaborazione con TCL, presentava diversi dispositivi per l’intrattenimento da salotto, tra cui TV smart, soundbar, box mediaplayer, e proiettori a tiro ultracorto.
A qualche mese dal varo degli ultimi modelli, Xiaomi torna “sul luogo del delitto”, con una seconda tranche di smart TV. I nuovi modelli sono accomunati dal sistema operativo, PatchWall, un fork AI di Android TV (basato su Oreo 8.1), dal processore e dalla GPU (quad-core Amlogic a 64 bit con Mali-450), dallo storage (8 GB), dall’audio (speaker stereofonici con DTS-HD surround e 20W di potenza), dal tipo di Bluetooth (4.2), dal numero di uscite HDMI (3), e dalla presenza della porta Ethernet e di quella per gli amplificatori (S/PDIF). Il Mi LED TV 4X PRO da 55 pollici (490 euro), però, monta un display 4K UHD, ha 2 GB di RAM, un Wi-Fi (n) dual band, e manca del jack da 3.5 mm, mentre il Mi LED TV 4A PRO (280 euro) estende la risoluzione FullHD su un 43 pollici, ha solo 1 GB di RAM, più porte USB (3 contro le 2 del modello più grande), ed anche il jackino per le cuffie cablate.
Qualora il desiderio fosse quello di smartizzare una TV già in proprio possesso, Xiaomi ha messo a disposizione un nuovo boxino smart, il Mi Box 4 SE (24 euro, o 189 yuan), erede al ribasso del Mi Box S, con un hardware che comprende 1 GB di RAM (DDR3), 4 GB (eMMC) di storage, un processore quad-core (Cortex A7), ed una scheda grafica Mali-400 idonea a supportare i contenuti in FullHD, in mirroring dal proprio smartphone, o in streaming dal web, grazie al Wi-Fi n monobanda. A contornarne lo chassis, è possibile trovare l’ingresso AV per l’alimentazione, il jack da 3,.5 mm, una HDMI, ed una USB 2.0 di tipo A: interessante la scelta di animare il Mi Box 4 SE con l’AI proprietaria Patchwall, grazie alla quale è possibile usare i comandi vocali per riprodurre un programma on demand, mandarlo avanti, cambiar canale, farsi leggere le ultime notizie o il meteo, programmare lo spegnimento delle trasmissioni.
Chi disponesse già di una TV smart Xiaomi, o di un box Android del medesimo brand, potrebbe optare per esaltarne l’audio, tramite la nuova Mi Soundbar (60 euro), con ingresso ottico, AUX, connessione Bluetooth, Line-In, due speaker da 20 mm, quattro radiatori passivi (per i bassi), e due woofer da 2 pollici e mezzo (per i medi).
Ovviamente, non mancherà chi vorrà simulare – nel salotto – una vera e propria esperienza cinematografica. A tal proposito, l’azienda cinese ha aggiornato il suo proiettore a tiro ultracorto (80 pollici da 14 cm, o 150” da 49 cm) del 2017 arrivato nel 2018 in Italia: il nuovo MIJIA Laser Projector, nel suo telaio grigio, integra sempre la tecnologia ALPD 3.0, capace di proiettare immagini luminose (1.500 lumen) e ben contrastate (3000:1) ma, tuttavia, riesce a raggiungere, nella sua profondità di campo (0,233:1), una risoluzione anche 4K. Peccato che tanta qualità, controllabile sia via app che da telecomando, si paghi a caro prezzo visto che il MIJIA Laser Projector 4K, disponibile da qualche giorno in commercio, è prezzato a circa 1.942 euro (14.999 yuan).