Xiaomi Mi Box 3S e 3C: per rendere smart, con eleganza, la TV di casa

Xiaomi ha annunciato il rinnovo della sua gamma di TV box, all'insegna dell'eleganza e di un hardware più potente e meglio ottimizzato, in grado di supportare anche contenuti in 4K e con audio Dolby e DTS: ecco gli Xiaomi Mi Box 3S e 3C.

Xiaomi Mi Box 3S e 3C: per rendere smart, con eleganza, la TV di casa

Xiaomi, la nota azienda cinese di tecnologia, è sempre più “globale”, tanto che non esiste – praticamente – settore nella quale non sia intenta a cimentarsi. Dopo una lunga serie di smartphone e powerbank, e dopo l’esordio nel settore delle smart TV, della dronistica, e dei notebook (Air e “normale“), arriva il momento di aggiornare anche il suo listino TV Box grazie al varo ufficiale (e con tanto di annuncio) degli Xiaomi Mi Box 3S e 3C

Innanzitutto, quando parliamo di Xiaomi Mi Box, è d’uopo precisare che si tratta di set-up box, scatoline smart, in grado di rendere intelligenti, connesse alla rete, in grado di gestire le applicazioni, anche le tv tradizionali. Basta che, in sostanza, queste ultime abbiano una porta HDMI. Nel caso dello Xiaomi Mi Box 3S, lo smart box conserva la forma a “sasso piatto” della generazione precedente e la rende ancor più elegante con una finitura esterna in nero opaco: in questo modo, se ne ricava un dispositivo che può benissimo passare per un elegante complemento d’arredo per i nostri salotti.

Osservandone lo chassis, è possibile farsi un’idea delle sue modalità di collegamento, e di espansione, dacché sono previste una porta HDMI 2.0, una porta USB 2.0, un connettore da 3.5mm per le cuffie, un ingresso per l’alimentazione, oltre al supporto garantito agli standard Wi-Fi 802.11 ac dual band (per il collegamento al Wi-Fi di casa), e Bluetooth 4.1 (per abbinarvi, magari, un combo tastiera-mouse).

Al suo interno, alberga un processore quad core (Cortex-A53) Amlogic S905X, con architettura a 64 bit, che lavora in tandem con 2 GB di RAM (DDR3), ed uno storage complessivo da 8 GB. Il comparto logico in questione, così strutturato, supporta la decodifica hardware VP9, la risoluzione 4K (a 60 fps), ed eroga audio in Dolby e DTS 2.0

A livello software, invece, troviamo una versione di Android (non precisata) implementata con l’interfaccia/intelligenza artificiale Patch Wall che, in sostanza, fa da concierge multimediale, consigliando l’utente su quali applicazioni adottare, e quale contenuto multimediale fruire, secondo le sue abitudini ed i suoi gusti. Non è chiaro se vi sia il supporto ai comandi vocali: in ogni caso, con tale AI si potrà interagire anche col nuovo telecomando Mi Touch che, oltre ad essere più ergonomico, come lascia intuire il nome, supporta aggiornate modalità di controllo, tra le quali anche quelle basate sul touch. 

Di questo smart box, l’azienda in questione ha annunciato anche una variante più economica, lo Xiaomi Mi Box 3C, con forme uguali ma con qualche peculiarità in meno e diverse specifiche al risparmio. Nel device in oggetto, infatti, non troviamo il supporto all’HDR, presente nell’altro modello, ed anche la memoria di bordo è dimezzata, visto che la RAM conta su un banco da 1 solo GB, e lo storage si attesta su appena 4 GB. In compenso, ferme restando tutte le altre specifiche in comune col “fratello maggiore”, sappiamo che Xiaomi Mi Box 3C – lato software – seppur assistito dalla medesima AI Patch Wall, sarà animato da Android nella versione Lollipop 5.0. 

Purtroppo, Xiaomi non ha fornito dati completi circa la commercializzazione dello Xiaomi Mi Box 3S, limitandosi a precisare che la versione “downgrade”, ovvero la 3C, sarà disponibile – in Cina – dal 22 Novembre, ad un prezzo di circa 27 euro (ovvero, 199 Yuan) con supporto a diversi siti di streaming locale (Tencent, Youku, Iqiyi, Sohu Big Four) ai quali, tramite PlayStore, l’utente potrà – comunque – affiancare quelli più diffusi in Occidente (e sì, anche l’eclettico Kodi media player). 

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