Spotify, la rinomata piattaforma svedese leader nello streaming musicale, ha deciso di compiere un passo importante nei confronti dei proprietari di Car Thing, l’accessorio da cruscotto per auto, che ha avuto una (pur troppo) breve vita sul mercato. Dopo aver bruscamente interrotto la produzione del dispositivo nel 2022, la società di streaming ha annunciato di recente piani per disattivare tutti i Car Thing rimanenti a partire dal 4 dicembre 2024 e ha deciso di offrire rimborsi ai clienti che hanno acquistato l’accessorio.
Car Thing, un semplice schermo esterno / telecomando per l’app Spotify installata sul telefono, era stato concepito per offrire un’alternativa agli automobilisti che non avevano accesso ad Android Auto o Apple CarPlay. Tuttavia, il dispositivo di cui sopra non ha ottenuto il successo sperato, rivelando così un vero e proprio flop commerciale. La decisione di Spotify di offrire rimborsi è arrivata dopo che un gruppo di clienti Car Thing ha intentato una causa collettiva contro l’azienda, sostenendo che l’accessorio fosse di breve durata e destinato all’oblio.
Pertanto, gli utenti che desiderano riavere indietro i propri soldi dovranno contattare l’assistenza clienti di Spotify e fornire la prova di acquisto. Tuttavia, nonostante questa mossa da parte di Spotify, alcuni utenti potrebbero trovare scomodo il processo di rimborso, che richiede la presentazione di scontrini vecchi di anni e, secondo alcuni post su Reddit, potrebbe comportare il rimborso suddiviso in più pagamenti.
L’annuncio del rimborso da parte di Spotify potrebbe essere accolto con un sospiro di sollievo da parte dei proprietari del Car Thing, che ora vedono una possibilità di recuperare almeno parte dei loro investimenti. Tuttavia, resta da vedere se questa mossa sarà sufficiente a placare le critiche e a ripristinare la fiducia dei clienti nell’azienda. Nel frattempo, Spotify potrebbe dover riconsiderare la sua strategia per gli accessori hardware e concentrarsi maggiormente sul suo core business, ovvero lo streaming musicale, per riconquistare il favore del pubblico e mantenere la sua posizione dominante nel settore.
Questo timido tentativo di rimediare con i possessori di Car Thing arriva in un momento difficile per Spotify. Nel corso dell’anno precedente, l’azienda ha affrontato un aumento dei prezzi del suo servizio di streaming musicale, voci di ulteriori aumenti previsti per il 2024 e un round di licenziamenti che ha colpito il 17% del suo personale. Questi eventi hanno portato alla chiusura di alcuni popolari strumenti di scoperta musicale, mettendo ulteriormente sotto pressione l’azienda.