Al pari di altre grandi realtà tecnologiche, anche la coreana Samsung ha la sua divisione creativa, nota come Samsung Creative Lab, all’interno della quale viene data briglia sciolta alla fantasia dei suoi dipendenti che, in tal modo, hanno modo di concretizzare i loro “sogni nel cassetto”. L’unica precondizione è che il concept sia immediatamente applicabile, e che la tecnologia che ne è alla base sia già disponibile: nei giorni scorsi, proprio la mitica sezione X di Samsung ha annunciato, alla stampa locale, la nascita del “primo gioiello” per la realtà virtuale.
Di tecnologie indossabili, destinate ad un pubblico femminile, in verità, se ne sono già viste alcune concretizzazioni, in passato. Circa un annetto fa, la Morellato annunciò, con tanto di kermesse e testimonial (Cristina Chiabotto), il lancio di “Talk to your heart“, un ciondolo che, una volta indossato al collo, consentiva di rispondere al telefono, agli SMS, ai messaggi, e tanto altro ancora. Da allora, però, il pubblico femminile ha potuto beneficiare “solo” di smartwatch, certo molto eleganti e sempre in tema luxury, basti pensare allo stupendo HP Mizrahi, con cristalli Swarovski, ed ai raffinati Huawei Jewel ed Elegant, in oro rosa e diamanti Zirconia.
A quanto pare, la tecnologia indossabile femminile è destinata di nuovo a declinarsi nel senso delle collane. Giusto qualche giorno fa, il C-Lab di Samsung, il Sancta Sanctorum di Seoul, ha tenuto un evento, davanti alla stampa coreana, per mostrare “FITT360”, una collana con ciondoli più piccoli, ed un pendente più grande, che può essere posizionato in direzione del petto, o sulla nuca, magari nascosto dai capelli.
I tre charm – in genere posizionati ad angolazioni strategiche – contengono, in realtà, delle mini videocamere che riprendono ciascuno ciò che accade, in lungo, nella sua direzione. Il tutto, poi, viene rielaborato da un centro di calcolo, strategicamente ubicato nel pendente più grande, anch’esso esteriormente argentato: è qui, in sostanza, che le 3 singole riprese vengono “fuse” generando un unico video panoramico, avvolgente, a 360°.
Il video risultante, poi, potrà essere esportato su computer, o su device mobile tramite un’apposita app nota come “Around me” (attorno a me) e, volendo, potrà anche essere soggetto ad operazioni di post-produzione, e rielaborazione: ovviamente, l’obiettivo finale sarà quello di poterne fruire grazie ad un apposito visore per la realtà virtuale (magari un Samsung Gear VR?).
Nel momento in cui scriviamo “FITT360” è un prototipo fatto e finito, perfettamente funzionante, e già usato per diversi test e dimostrazioni. Secondo quanto comunicato da Samsung, dovrebbe sbarcare in commercio – ad un prezzo ancora ignoto – nella metà del 2017, anche se, verosimilmente, con un design ed una silhouette certo più intriganti di quanto non esibito sinora dallo show concept.