Samsung, la nota azienda coreana di elettrodomestici smart e telefonia mobile, da qualche tempo, ha imitato alcuni suoi illustri competitor (Microsoft, Apple, Google), ed ha aperto i laboratori C-Lab ove ai suoi impiegati è permesso proporre e realizzare progetti solo apparentemente border-line rispetto al core business aziendale. Alcuni di questi progetti sono diventati realtà.
Samsung, nelle ultime ore, ha annunciato la prossima commercializzazione – nel mese di Novembre, ed in Corea – di diversi interessanti accessori dalle funzionalità e dalle forme piuttosto singolari.
In ambito energetico, è stato presentato il Wireless Charger Tray, una base che permette la ricarica di 2 device in contemporanea, in modalità wireless: a questi ultimi, se ne può aggiungere – però via cavo – anche un terzo. In questo modo, non sarà necessario dotarsi di troppi alimentatori dedicati. Anche Samsung (come Xiaomi) si è fatta catturare dal fascino dei power bank e ne ha rilasciati 2, da 5.100 mAh – quello cilindrico – e da 12.200 mAh – quello rettangolare – che, anche grazie alla forma del cavetto di alimentazione – permettono di continuare ad usare lo smartphone (o il tablet) anche mentre – magari – si sta guardando un film. Sempre nel medesimo settore, poi, si inserisce la USB LED Light, una lucina a LED che – piazzandosi sulle power bank di cui sopra, ed alimentandosi via USB, trasforma le batterie esterne in comode torce ricaricabili.
Per quanto riguarda la riproduzione musicale, invece, Samsung ha mostrato innanzitutto la Wireless Speaker Bottle che, nelle forme, ricorda un po’ le lampade a petrolio di un paio di secoli fa. Nella parte inferiore, questo device ha uno speaker avvolgente in grado di erogare musica a 360° mentre, nella parte alta, vi è una sezione LED che, programmata via Lux Manager App, può assumere diverse tonalità, magari in accordo col ritmo riprodotto. Curioso, poi, è il Wireless Speaker Scoop che, poggiato su un tavolino, diventa uno speaker wireless mentre, agganciato via clip ai vestiti, essendo munito – nella sua struttura resistente all’acqua – di un microfono con cancellazione del rumore, permette anche di ricevere e gestire le telefonate del proprio smartphone. Ovviamente, Samsung non ha abolito (ancora) il jack audio 3.5 mm per le cuffie e, quindi, ha proposto anche un paio di cuffie, le In-ear Headphones Rectangle, in grado di erogare audio di alta qualità: realizzate in metallo e tessuto, saranno tra le poche cuffie in grado di NON aggrovigliarsi, in virtù del loro cavo intelligentemente flat.
Tra i progetti ancora in test, vi sono – però – ancora altre idee, da parte di Samsung, che vanno ad abbracciare sia l’ambito hardware che quello software della tecnologia. ItsyWatch, basato sull’hardware dei vecchi “Gear S2”, è uno smartwatch per bambini in cui, prendendosi cura di una sorta di animaletto virtuale, si intende trasmettere al pargolo di turno delle buone abitudini. Sempre in ambito indossabile, Samsung ha ideato Ahead, una sorta di casco che – indossato – permette di gestire chiamate, notifiche, e musica dal proprio telefono senza doverlo prendere in mano ed incrementando, in tal modo, la sicurezza mentre si guida. Non un casco ma un visore, simile a quello in dotazione al tenente comandante Geordi La Forge di Star Trek (TNG), è il FITT360 col quale, tenendo le mani libere, è possibile registrare originali video panoramici a 360°.
Questo per quanto riguarda l’hardware. Per quel che concerne i progetti software ancora in beta nei C-Lab, troviamo l’app “Hum On!” che permette di comporre musica anche a chi è digiuno di note musicali, semplicemente accennando un motivetto al proprio smartphone Android. “Waffle” guarda al social e mira a far sì che gli utenti possano creare delle proprie TimeLine nelle quali le storie o le sequenze dei fatti non vengono decise da algoritmi ma dal contributo collaborativo dei propri contatti. “LiCON”, infine, guarda all’IoT e ripropone, in forma originale, l’idea di telecomando universale: installata l’app sul proprio smartphone, basta inquadrare – con quest’ultimo – un elettrodomestico (es. la tv, lo stereo, l’impianto di condizionamento, la lavatrice smart) perché compaiano sul display i comandi con i quali sarà possibile controllare detto dispositivo.