Google continua a consolidare l’ecosistema Pixel con una serie di novità pensate per rafforzare l’esperienza utente quotidiana, sia in ambito mobile che wearable. Dall’evoluzione del widget At a Glance fino ai primi dettagli ufficiali sui Pixel 10 e al prossimo Pixel Watch 4, passando per un controverso aggiornamento del Pixel 4a, il focus resta su integrazione intelligente, funzionalità concrete e massima ottimizzazione tra hardware e software.
Google Pixel At a Glance si espande: info su sport e compleanni a portata di sguardo
Google sta ampliando il suo celebre widget At a Glance, rendendolo ancora più utile nella quotidianità: nei prossimi aggiornamenti, i dispositivi Pixel potranno mostrare automaticamente risultati sportivi e promemoria di compleanni, integrandoli in modo intelligente nella schermata home e nel blocco schermo, anche con Always-on Display.
Come svelato da Android Authority, le nuove funzioni sono già nascoste nelle attuali versioni in distribuzione, ma ancora in fase di attivazione selettiva. Oltre alle novità visibili, come l’elenco scorrevole delle notifiche personalizzate, il codice suggerisce anche future aggiunte come quotazioni azionarie e un “Daily Hub” in stile Samsung Now Brief, per suggerimenti e contenuti utili a inizio giornata. Nonostante non ci siano ancora date certe per il rollout, gli screenshot trapelati lasciano intuire che l’evoluzione di At a Glance è ben avviata, pronta a diventare una sorta di assistente personale silenzioso ma sempre attento.
Google annuncia la conferenza Made by Google 2025: attese novità per la famiglia Pixel
Google ha ufficialmente inviato gli inviti ai principali giornalisti occidentali per la conferenza stampa Made by Google 2025, evento durante il quale verranno presentate le nuove generazioni di dispositivi a marchio Pixel. A differenza dell’edizione precedente, che si è svolta nella Silicon Valley a Mountain View, questa volta l’azienda ha scelto come location la città di New York, conferendo all’evento un’atmosfera diversa e più internazionale. L’appuntamento è fissato per il 20 agosto alle 13:00 ora locale, corrispondenti alle 19:00 ora di Roma. Durante la presentazione sono attesi nuovi smartphone come Pixel 10, Pixel 10 Pro e Pixel 10 Pro Fold, oltre a dispositivi indossabili come il Pixel Watch 4 e cuffie Pixel Buds 2a. Non mancheranno, infine, alcune novità ancora non svelate, presumibilmente accessori che andranno ad ampliare l’ecosistema Pixel, offrendo agli utenti nuove possibilità e funzionalità integrate.
Pixel 4a: l’aggiornamento obbligatorio che limita la batteria non si può più evitare
Google ha ufficialmente reso inevitabile l’installazione dell’ultimo aggiornamento software sui Pixel 4a, chiudendo così una via d’uscita che molti utenti utilizzavano per evitare modifiche controversie alla gestione della batteria. Questa iniziativa fa parte del Battery Performance Program, pensato per risolvere problemi di surriscaldamento che interessano anche il Pixel 6a. L’aggiornamento, motivato da ragioni di sicurezza per prevenire rischi di incendio, limita la capacità e le prestazioni della batteria quando supera un certo numero di cicli di ricarica. Fino a oggi alcuni utenti erano riusciti a bloccare l’installazione tramite opzioni sviluppatore, ma ora questa possibilità è stata eliminata: tutti i possessori di Pixel 4a dovranno adeguarsi ai nuovi limiti. L’unica alternativa per chi vuole recuperare le prestazioni originali sarà la sostituzione fisica della batteria.
Questa scelta ha provocato non poco malcontento tra gli utenti, che si trovano costretti a rinunciare a una parte significativa delle prestazioni del proprio smartphone, anche se la motivazione ufficiale resta la sicurezza. Google ha comunque messo a disposizione servizi di riparazione e sostituzione, oltre a possibili compensazioni economiche per mitigare il disagio. Resta il fatto che questa decisione segna la fine della possibilità di decidere autonomamente se mantenere o meno la piena funzionalità della batteria, a discapito però di potenziali rischi tecnici. Un aggiornamento che ha diviso gli utenti e che impone a tutti un cambiamento sostanziale nell’esperienza d’uso del Pixel 4a.
Google Pixel 10: prime immagini ufficiali, nuovi colori vivaci, una fotocamera tutta da scoprire e tanto altro
A livello di certificazioni, il Pixel 10 ha ormai completato tutte le formalità necessarie: FCC (Federal Communications Commission) e IMDA (Infocomm Media Development Authority) hanno dato il via libera, non solo al modello base, ma anche alle varianti Pixel 10 Pro e Pixel 10 Pro XL. Tra le tecnologie integrate emerge il supporto alla connettività satellitare, diventata ormai un requisito per i flagship moderni, utile in situazioni di emergenza o in aree prive di copertura cellulare.
Il Google Pixel 10 è apparso finalmente nei render ufficiali, in attesa dell’annuncio previsto per il prossimo 20 agosto. Il design mantiene la linea distintiva della serie Pixel, ma si rinnova nella palette cromatica e, soprattutto, nel comparto fotografico. I colori disponibili saranno quattro: Obsidian, un nero profondo e classico già presente in tutte le generazioni precedenti; Indigo, un blu intenso con sfumature reali, più brillante rispetto al Blue Shadow del Galaxy Z Fold7; Frost, un azzurro ghiaccio molto simile a quello dell’iPhone 15; e infine Limoncello, una tinta giallo-verde vivace e fresca, completamente inedita per la gamma Pixel. Si tratta di tonalità luminose e audaci, un netto cambio di rotta rispetto al minimalismo più neutro visto con il colore Porcelain, che infatti non sarà disponibile sul modello base quest’anno.
A livello di colorazioni, in merito all’intera gamma, va notato come la decisione di riservare la finitura opaca esclusivamente ai modelli standard potrebbe non incontrare il favore di tutti, poiché la gamma Pro continuerà a presentare una superficie lucida, considerata dall’azienda come più “premium”.
Android Headlines ha fornito un quadro molto dettagliato sulle specifiche fisiche della nuova gamma Pixel 10, pubblicando i dati completi su dimensioni e peso dei dispositivi.
Il Pixel 10 e il Pixel 10 Pro mantengono le stesse misure di altezza e larghezza dei rispettivi predecessori, con 152,8 x 72 x 8,6 millimetri, ma lo spessore è leggermente aumentato rispetto agli 8,5 millimetri dei modelli Pixel 9 e Pixel 9 Pro. Anche il peso registra un incremento, passando a 204 grammi per il Pixel 10 e 207 grammi per il Pro, rispetto ai 198 e 199 grammi precedenti. Per il Pixel 10 Pro XL non si segnalano cambiamenti nelle dimensioni, ferme a 162,8 x 76,6 x 8,5 millimetri, ma il peso cresce sensibilmente, superando i 232 grammi contro i 221 del modello precedente, con un aumento di oltre il 5%. Il pieghevole Pixel 10 Pro Fold, invece, mostra variazioni sia da aperto sia da chiuso: da aperto misura 155,2 x 150,4 x 5,2 millimetri, leggermente più spesso rispetto ai 5,1 millimetri del Pixel 9 Pro Fold, mentre da chiuso perde leggermente in larghezza, passando da 77,1 a 76,3 millimetri, con uno spessore che cresce da 10,5 a 10,8 millimetri. Il peso aumenta solo di un grammo, arrivando a 258 grammi, una scelta che sembra dettata dall’adozione di una batteria più capiente, in controtendenza rispetto al percorso di assottigliamento e alleggerimento seguito con la generazione precedente.
Il cambiamento più importante riguarda la fotocamera: pur mantenendo il classico layout a barra orizzontale, il vetro che la ricopre è stato ampliato per fare spazio a un terzo sensore. Google introduce infatti – per la prima volta su un modello non Pro – un teleobiettivo. I sensori fotografici, però, saranno volutamente più piccoli rispetto a quelli della serie Pixel 10 Pro: nello specifico, troviamo un sensore principale da 48 megapixel, accompagnato da un ultra-grandangolare da 12 megapixel e da un teleobiettivo da 10.8 megapixel, quest’ultimo mutuato dal Pixel 9 Pro Fold. Sebbene a prima vista la dotazione possa sembrare inferiore rispetto ai top di gamma, Google punta tutto sulla propria sofisticata fotografia computazionale, che spesso dà risultati migliori proprio con sensori più piccoli e ottimizzati: una strategia già vincente nella serie a, capace di imporsi in molteplici test fotografici alla cieca.
Google Pixel 10: Evan Blass svela immagini, dettagli e specifiche dei nuovi dispositivi in arrivo
Manca sempre meno al lancio ufficiale della nuova gamma Google Pixel 10 e, come da tradizione, le indiscrezioni si moltiplicano con l’avvicinarsi dell’evento. Questa volta, però, le anticipazioni arrivano da una fonte particolarmente autorevole: Evan “Evleaks” Blass ha infatti diffuso un’ampia serie di immagini promozionali e specifiche tecniche dettagliate riguardanti non solo i nuovi smartphone Pixel 10, ma anche i dispositivi accessori come i Pixel Buds 2 Pro (in una nuova colorazione “Moonstone”) e il Pixel Watch di quarta generazione. Al vertice della gamma ci sarà il Pixel 10 Pro Fold, dotato di un display esterno da 6,4 pollici Actua e un ampio schermo interno da 8 pollici Super Actua Flex, alimentato dal nuovo chipset Tensor G5 prodotto da TSMC. La costruzione promette resistenza, grazie a una cerniera in acciaio e una scocca in alluminio di grado aerospaziale. Il modulo fotografico posteriore sarà triplo e avanzato, con autonomia fino a 72 ore in modalità Extreme Battery Saver. I modelli Pixel 10 Pro e Pro XL avranno display da 6,3 e 6,8 pollici rispettivamente, sempre con pannelli Super Actua, e un comparto fotografico di alto livello, che include una principale da 50 megapixel, un’ultra-grandangolare da 48 megapixel con funzione macro e un teleobiettivo periscopico con zoom ottico 5x, fino a 100x digitale. I video potranno essere registrati fino a 8K a 30 fps grazie alla funzione Video Boost. Il modello base Pixel 10, infine, manterrà uno schermo da 6,3 pollici Actua, integrando lo stesso chipset Tensor G5 e una tripla fotocamera con ultra-wide da 13 megapixel e zoom ottico 5x. Tutti i modelli saranno ottimizzati per garantire fino a 100 ore di utilizzo in modalità di risparmio energetico avanzato. Inoltre, è confermato il supporto alla ricarica magnetica con tecnologia Qi 2 a 25W, tramite un add-on che dovrebbe chiamarsi Pixelsnap.
Passando ai rumors sui prezzi della gamma Google Pixel 10, questi ultimi confermano una strategia di stabilità rispetto alla generazione precedente, evitando aumenti significativi. Il Pixel 10 Pro partirà da 999 dollari per la versione da 128 GB, mentre le varianti più capienti arriveranno fino a 1.449 dollari per il modello da 1 TB. Interessante la novità per il Pixel 10 Pro XL, che vedrà il prezzo di partenza salire a 1.199 dollari, ma eliminando il taglio da 128 GB: l’offerta inizierà dalla versione da 256 GB allo stesso prezzo della generazione precedente. Il Pixel 10 base dovrebbe partire da 799 dollari per la versione da 128 GB. Infine, il modello Pro Fold manterrà il listino originale con prezzi da 1.799 dollari in su. Tutta la gamma Pro includerà un anno di abbonamento a Google AI Pro con servizi aggiuntivi, mentre il Pixel 10 base godrà di una versione ridotta di questi benefit.
E non è tutto qui. Google ha avviato una promozione mirata: chi si iscriverà alla newsletter del Google Store entro il 18 agosto riceverà un’“offerta esclusiva” in merito ai nuovi smartphone — ancora non specificata nel dettaglio — che sarà attivabile a partire dal giorno della presentazione ufficiale, ovvero dal 20 agosto.
Render ufficiosi confermano le quattro varianti di colore del Pixel 10 Pro XL
Secondo quanto emerso da una fuga di informazioni anticipata da Android Headlines, il futuro Google Pixel 10 Pro XL sarà disponibile in quattro varianti cromatiche: Obsidian, Porcelain, Moonstone e Jade. Le prime due ripropongono i classici nero e bianco, mentre le altre due introducono tinte più sofisticate, con sfumature che mescolano grigio ardesia e verde pistacchio, valorizzate da finiture dorate. Questi dettagli estetici, pur restando fedeli al design già visto sul Pixel 10 Pro, confermano l’attenzione di Google per uno stile distintivo, pensato per differenziare visivamente il nuovo top di gamma.
Pixel 10 Pro Fold: pieghevole sì, ma con stile e coerenza
Anche Google si lascia tentare dalla moda dei pieghevoli, ma lo fa con il suo stile inconfondibile, come dimostrano i nuovi render trapelati del Pixel 10 Pro Fold. Stavolta, oltre ai classici Obsidian e Porcelain, fanno la loro comparsa due colorazioni decisamente più audaci: Moonstone, un elegante grigio-blu, e Jade, una tonalità che fonde verde e giallo, già vista nei render degli altri modelli della gamma Pixel 10. Il design nel complesso resta fedele alla linea del predecessore, ma con affinamenti visibili nella cornice, più sottile e armonica, che ha permesso anche un piccolo aumento dello schermo esterno, ora da 6,4 pollici. Il pannello pieghevole interno, invece, resta invariato a 8 pollici. A bordo troveremo il nuovo chipset Tensor G5, stavolta prodotto da TSMC e non più da Samsung, e una batteria leggermente più ampia da 5.015 mAh, con ricarica via cavo da 23 W e supporto wireless Qi2 fino a 15 W.
Il Google Pixel 10a è già parzialmente acquistabile all’asta: trapela il retro del prototipo
Ancora una volta, Google conferma la sua storica difficoltà nel tenere segreti i dispositivi in fase di sviluppo: un primo assaggio del futuro Pixel 10a è infatti già emerso online. Su una piattaforma di trading cinese, è stato messo all’asta il pannello posteriore di un’unità ingegneristica del prossimo medio gamma di Mountain View, atteso per la primavera del 2026 come successore del Pixel 9a. Dal materiale fotografico si evince che il design resterà sostanzialmente invariato rispetto al predecessore, con una configurazione fotografica minimalista che non lascia spazio all’introduzione di una terza lente — escludendo dunque il supporto allo zoom ottico. L’unico dettaglio che distingue il nuovo modello riguarda la posizione del flash LED, ora spostato a destra rispetto al modulo fotografico principale. Anche se si tratta solo di un componente, questa fuga di notizie conferma che lo sviluppo del Pixel 10a è già in uno stadio avanzato e destinato, come da tradizione, a essere accompagnato da numerose indiscrezioni nei mesi a venire.
Pixel Watch 4: Google rinnova design, autonomia e funzioni di sicurezza nel rispetto dell’estetica iconica
Android Headlines ha svelato alcune anticipazioni sul design del Pixel Watch 4, che sarà disponibile in due dimensioni, 41 e 45 millimetri, e in quattro varianti di colore. La cassa potrà essere scelta in nero, argento, oro e una nuova tonalità chiamata pietra lunare, quest’ultima pensata per abbinarsi perfettamente ai nuovi Pixel 10 Pro, Pixel 10 Pro XL e Pixel 10 Pro Fold, anch’essi proposti in una sfumatura tra l’ardesia e il grigio. La parte frontale del dispositivo, come da tradizione, sarà quasi interamente occupata dal display, mentre le colorazioni riguarderanno principalmente i lati della cassa.
Un aspetto importante riguarda la riparabilità: il Pixel Watch 4 segna un miglioramento significativo perché, in caso di danni al display, non sarà più necessario sostituire l’intera unità, ma solo la componente danneggiata. Inoltre, i contatti di ricarica sono stati spostati sul lato sinistro, una modifica che implica però che i caricabatterie dei modelli precedenti non saranno compatibili con il nuovo smartwatch. In cambio, la ricarica sarà più veloce, con un incremento stimato del 25%.
La batteria rappresenta un altro salto in avanti, con una capacità aumentata di circa l’80%. Questo si traduce in una durata che arriva fino a 30 ore con Always-On attivo per il modello da 41 millimetri, e fino a 40 ore per la versione da 45 millimetri. Un elemento di novità atteso è il nuovo sistema di ricarica che, passando da una base inferiore a una dock laterale, promette una ricarica più veloce, riducendo i tempi da zero al 50% in 15 minuti.
Anche i cinturini saranno protagonisti di novità, con nuove opzioni realizzate in un materiale che promette maggiore comfort, soprattutto per la linea Active. I cinturini Active saranno disponibili nelle tonalità Obsidian, Porcelain e Moonstone, mentre gli Active Sport arriveranno in Indigo, Limoncello e Iris. Non mancherà l’opzione Stretch, esclusiva per il modello da 41 millimetri, che garantirà una vestibilità ancora più flessibile e comoda.
Inoltre, precedenti indiscrezioni confermano un display più luminoso, capace di raggiungere picchi di 3.000 nit, e cornici sensibilmente più sottili, ridotte del 16% circa sul modello da 45 mm e del 15% su quello da 41 mm, miglioramenti che rendono il Pixel Watch 4 più moderno e performante rispetto al suo predecessore.
Il prossimo Google Pixel Watch 4 non porterà cambiamenti sul fronte del chipset principale, mantenendo lo Snapdragon W5+ Gen 1 già utilizzato nelle due generazioni precedenti. Una decisione che punta a rafforzare la stabilità e l’ottimizzazione dell’ecosistema, valorizzando l’esperienza d’uso senza introdurre rischi di compatibilità. Per compensare la mancanza di un aggiornamento hardware in questo ambito, Google ha lavorato sull’autonomia, incrementando la capacità della batteria del 7% per la versione da 41 mm (fino a 327 mAh) e del 9% per quella da 45 mm (fino a 459 mAh). Una strategia che, unita all’introduzione del co-processore M55 per i compiti a basso consumo, punta a prolungare sensibilmente la durata operativa dello smartwatch, consolidandone la posizione nel competitivo mercato dei wearable.
Si prevede inoltre che il Pixel Watch 4 introdurrà il supporto per la ricarica laterale grazie ai contatti per la base magnetica spostati dal retro, una funzionalità molto attesa che consentirà di posizionare lo smartwatch su un supporto in modo da utilizzarlo come orologio digitale durante la fase di ricarica, migliorando così l’esperienza d’uso quotidiana e garantendo un incremento della velocità di ricarica di circa il 25%.
Dal punto di vista dei sensori, il dispositivo sarà dotato di una serie completa di strumenti per il monitoraggio della salute e dell’attività fisica, includendo una bussola digitale, sensori SpO2 per misurare la saturazione di ossigeno nel sangue, sensori elettrici multiuso per l’elettrocardiogramma, un sensore ottico per la frequenza cardiaca, altimetro, giroscopio, accelerometro a 3 assi, sensore di luce ambientale, barometro, magnetometro e la tecnologia a banda ultrawide (UWB), che permetterà nuove funzioni di connettività e localizzazione di precisione.
Secondo un recente approfondimento dei colleghi di AndroidHeadlines.com, Google sarebbe pronta a potenziare ulteriormente le funzioni legate alla sicurezza personale. Oltre alle già note opzioni come SOS di emergenza, rilevamento di cadute e incidenti, la piattaforma introdurrà presto anche le comunicazioni di emergenza via satellite e gli avvisi per criticità respiratorie. La prima funzione, già adottata da diversi concorrenti, permetterà di inviare richieste di soccorso anche senza segnale cellulare, sfruttando i satelliti in orbita. La seconda, invece, rappresenta una novità più originale: sfruttando i sensori del Pixel Watch 4 per il monitoraggio continuo dell’ossigeno nel sangue, il sistema sarà in grado di notificare all’utente eventuali anomalie potenzialmente legate a difficoltà respiratorie.
Proseguendo su questo filone, Google ha intenzione di ampliare le funzionalità fitness del Pixel Watch 4 con nuove soluzioni pensate per migliorare l’esperienza di allenamento degli utenti. Tra le novità principali spicca “Workout Builder“, una funzione che consente di creare sessioni di allenamento personalizzate, articolate in più fasi, dal riscaldamento al momento centrale fino al defaticamento finale. Grazie all’intelligenza artificiale, gli abbonati a Fitbit Premium (8,99 euro al mese o 79,99 euro all’anno) riceveranno consigli quotidiani specifici per la corsa, mentre durante l’allenamento il dispositivo guiderà in tempo reale le sessioni sfruttando algoritmi avanzati. Al termine di ogni sessione saranno disponibili metriche dettagliate e approfondite come la cadenza, la lunghezza del passo, l’oscillazione verticale, il tempo di contatto con il suolo, il rapporto verticale e il bilanciamento del contatto con il terreno. Google ha inoltre migliorato il monitoraggio di nuoto, ciclismo e il riconoscimento automatico delle attività, integrando un sistema più preciso per valutare la prontezza all’allenamento (training readiness) e un GPS dual band ottimizzato, particolarmente efficace in ambienti urbani complessi dove i tradizionali sistemi di posizionamento possono incontrare difficoltà. Questi aggiornamenti rappresentano un passo significativo per rendere Pixel Watch 4 uno strumento completo e affidabile per chi desidera un supporto tecnologico avanzato durante l’attività fisica.
Secondo DeaLabs, la quarta generazione del Pixel Watch potrebbe debuttare mantenendo gli stessi listini del modello precedente: 399 euro per la versione Wi-Fi da 41 mm, 499 per quella LTE, 449 euro per il modello da 45 mm Wi-Fi e 549 per quello LTE. Un segnale forte, soprattutto in un mercato dove i rincari sono all’ordine del giorno.
La scelta di conservare i prezzi sembrerebbe giustificata anche dalla continuità hardware: il chipset principale dovrebbe restare lo Snapdragon W5+ Gen 1, ma con l’aggiunta di un co-processore M55 dedicato a compiti legati all’intelligenza artificiale, come la gestione di Gemini. Questo upgrade, più che prestazionale, mira a migliorare l’efficienza energetica, portando l’autonomia a 30-40 ore in modalità Always On e fino a 72 ore in risparmio energetico. Un equilibrio tra innovazione e pragmatismo, che potrebbe rendere il Pixel Watch 4 una delle uscite più interessanti dell’autunno.
Sempre in tema di listino, sembra che Google Pixel Watch 4 si prepari a debuttare sul mercato con prezzi già trapelati, confermando che la nuova generazione manterrà un posizionamento simile ai modelli precedenti e alla concorrenza Wear OS. La versione da 41 millimetri con connettività Wi-Fi dovrebbe essere venduta a circa 341 dollari negli Stati Uniti, mentre la variante con supporto LTE salirà a 399 dollari. Il modello più grande, da 45 millimetri, avrà un prezzo di 399 dollari per la versione Wi-Fi e 449 dollari per quella LTE.
Pixel Buds Pro 2
In vista del lancio del 20 agosto, Google si prepara a rinnovare la gamma cromatica delle sue cuffie Pixel Buds Pro 2, introducendo ufficialmente la nuova colorazione Moonstone. Apparsa in anticipo sullo store ufficiale dell’azienda, la nuova tinta andrà a sostituire l’attuale versione Verde matcha, già segnalata come non più disponibile su diversi store internazionali. Questa mossa evidenzia la volontà di Google di uniformare l’estetica dei propri prodotti, dato che la finitura Moonstone sarà presente anche sui nuovi smartphone Pixel 10 Pro, Pixel 10 Pro XL e Pixel 10 Pro Fold. Secondo ulteriori indiscrezioni, anche la variante Grigio verde potrebbe essere rimpiazzata dalla tinta Obsidian, sebbene al momento le due sembrino pressoché identiche. La nuova opzione cromatica sarà acquistabile in Italia dal giorno della presentazione al prezzo confermato di 249 euro.