Alla vigilia dell’importante fiera del MWC 2022 di Barcellona, il brand cinese Huawei ha tenuto un corposo evento, intitolato “Huawei Smart Office Spring Conference“, nel corso del quale ha presentato diversi dispositivi, tra inediti (persino un tablet e-ink) e rinnovati, in grado di cooperare tra loro al meglio, per un flusso di lavoro senza interruzione, grazie all’esordio di una nuova piattaforma ad hoc.
Il MateBook X Pro (da 1.899 euro per i7 con 16 GB + 1 TB, dal 28 Febbraio già in Spagna) è un notebook da 1.38 kg di peso che integra nello chassis (310 x 221 x 15.5 mm) in alluminio, col nome di “Rear Colour FullView Display”, un pannello OLED da 14.2 pollici in formato 3:2 con risoluzione a 3.1K (3.120×2.080 pixel) esteso sul 92.5% di screen-to-body grazie alle cornici sottili, con un’estrema fedeltà cromatica (Delta E medio < 1) sui color gamut sRGB e DCI-P3 confermata anche da TÜV Rheinland, 500 nits di luminosità e 90 Hz di refresh rate, 264 PPI, touch con supporto a 10 tocchi. La webcam, una microHD, è inserita nella cornice alta mentre, lato audio, sono presenti 6 speaker con sistema di ottimizzazione Huawei Sound: i microfoni per le videochiamate sono in totale 4.
La sezione elaborativa beneficia di un sistema di dissipazione con tre prese d’aria, una delle quali sulla tastiera per un flusso d’aria migliorato del 60%: sulla tastiera (retroilluminata, chiclet) è possibile attivare la modalità prestazioni che porta a 30 il TDP del processore, a scelta nella serie U della 11a generazione Intel (con la 12a in arrivo verso fine anno) tra un i5-1155G7 e un i7-1195G7, sempre con scheda grafica integrata Intel Iris Xe: la RAM LPDDR4 arriva a 16 GB, mentre lo storage SSD è da 512GB o 1 TB. Le porte lungo il corpo macchina prevedono 4 USB Type-C (una con carica sino a 50 watt, due di tipo 3.2, due con Thunderbolt 4) e anche un jack da 3.5 mm.
Tra le specifiche comunicate dal brand, spiccano anche la ricarica rapida (in 15 min si ottengono 3 ore di operatività) SuperCharge da 90 W (mediante un leggerissimo caricatore da 180 grammi) via caricatore GaN per la batteria da 60 watt, le connettività senza fili (Bluetooth 5.1 e Wi-Fi 6+ con antenne MIMO) e, sul touchpad, la feature software “Free Touch Gesture“: quest’ultima permette di usare semplici gesti per regolare la luminosità dello schermo, scattarne uno screenshot o avviarne la registrazione. Da segnalare che è presente anche la funzione per eseguire dal laptop le app del proprio smartphone Huawei.
Il MateBook E (da 649 euro per i3 con 8 + 256 GB a 1.399 euro per i7, con 16+512 GB e Huawei Smart Magnetic Keyboard) è un leggero (709 grammi) e sottile (7.99 mm) convertibile con un display OLED Real Colour FullView da 12.6 pollici con un picco di 600 nits di luminosità, una risoluzione a 2560 × 1600 pixel, un aspect ratio a 16:10, uno screen-to-body del 90%, 1.000.000: 1 di contrasto e il 100% sulla gamma DCI-P3: l’utente potrà interagire con lo schermo mediante la Huawei M-Pencil di 2a generazione (con supporto a 4.096 livelli di pressione, 2 ms di latenza, 10 ore di autonomia) e la Smart Magnetic Keyboard (con kickstand provvisto di vari livelli di inclinazione, da 110 e 160°, e caps con 1.3 mm di corsa).
Ad animarlo saranno processori Intel di 11a gen (i3-1110G4, i5-1130G7, i5-1130G7, i7-1160G7), con scheda grafica integrata: la RAM (LPDDR4X) è da 8 o 16 GB mentre lo storage SSD (NVMe PCIe) è da 128, 256, 512 GB. Non manca una dissipazione del calore affidata a una piastra di grafite, a una camera di vapore e a una ventola. Nella fattispecie di questo terminale, che usa il pulsante d’accensione per la scansione delle impronte, e si avvale di una batteria da 42 wattora, il brand ha mostrato anche una periferica scoperta tra i brevetti EUIPO già a Settembre: si tratta della tastiera retroilluminata Glide che aggiunge una USB supplementare e permette di tenere il device in mano, magari mentre si compila al volo una tabella di calcolo.
Il MateStation X è un computer all-in-one con Windows 11: incentrato su un pannello LCD IPS multi-tocco (10 punti) da 28.2 pollici con trattamento antiriflesso a 5 strati, risoluto in 4K, accurato nella resa dei colori (ΔE ≤ 1), con il 92% di screen-to-body, 60 Hz di refresh rate, dietro cui operano processori AMD, nella fattispecie rappresentati da un Ryzen 5 5600H o 7 5800H, in ambedue i casi con GPU integrata AMD Radeon Graphics, e il supporto di 16 GB di RAM (DDR4) e di 512 GB di storage SSD (PCIe M.2 NVMe). Le videochiamate sono supportate da una webcam HD a 720p, con 4 microfoni e 3 speaker calibrati da Devialet (dei quali un subwoofer da 10 watt e due widerange da 5 watt). Presenti le connettività Bluetooth 5.1 e Wi-Fi 6, le porte si sostanziano in un jack da 3.5 mm, in due USB 3.2 Type-A Gen 1, e in altrettante 3.2 Type-C di 1a Gen con DisplayPort 1.2. Nell’allestimento europeo (2.199 euro) il terminale sarà accompagnato da un mouse Bluetooth e da una tastiera autobrandizzata con tanto di scanner biometrico per le impronte digitali.
Arriva in Europa (per 329 euro) pure la stampante smart PixLab X1 (36.7 x 32.0 x 28.8 cm per 9.45 kg): quest’ultima, animata da HarmonyOS, è tale che basta avvicinare lo smartphone per associarlo alla stessa, con i file inviabili anche in wireless. Di base, si tratta di una stampante laser in bianco e nero, che sforna qualcosa come 28 fogli al minuto le cui stampe sono risolute a 600 × 600 dpi: non mancano le funzioni di copia, scansione, di facile sostituzione dei toner, di remote printint, di Tap to Print, e le connettività (Wi-Fi, Bluetooth, USB, RJ45).
Un accenno soltanto è stato fornito, per ora, al MatePad, un tablet con un display da 10.4 pollici, presumibilmente FullHD dietro cui si celerebbe un processore Qualcomm Snapdragon 778 coadiuvato nel gestire l’hardware dal sistema operativo proprietario HarmonyOS.
Il clou, a livello hardware, si è avuto, però, con il MatePad Paper (499 dollari). In questo caso Huawei ha ideato un mix tra ebook reader e blocco digitale per gli appunti, animato da HarmonyOS 2: il tutto viene ottenuto mediante un E-Ink FullView da 10.3 pollici, esteso sull’86,3% di screen-to-body, con una sensazione simile alla carta (Huawei E-Ink Display Enhancement algorithm) e il supporto alla M-Pencil di 2a gen per prendere appunti e/o convertire quanto scritto nel font di propria scelta, potendo anche visualizzare i contenuti in split screen, in modo da poter prendere gli appunti o le note in una sezione che affianchi il testo.
In casa Huawei la collaborazione tra i propri dispositivi non è una novità. Nel 2018 arrivò il trasferimento dei file, via tap o click, tra PC e smartphone (o viceversa) mentre nel 2020 arrivò la collaborazione multi-schermo, poi rinforzata dal trascinamento dei file via drag & drop e dall’apertura di file e cartelle dei device mobili da PC senza prima trasferirceli. Ora, con l’evoluzione Super Device si avrà la sensazione che i vari device associati siano uno solo grazie a diverse funzionalità: Multi-Screen Collaboration permetterà di aprire da PC sino a 3 applicazioni dello smartphone, Super Multi-tasking sfrutterà un’interfaccia dedicata per far interagire facilmente da pc con lo smartphone e per accedere ai suoi contenuti.
Super Co-creation, per il rapporto tra PC e tablet, permetterà di trasferire i file da PC al tablet (associato e riconosciuto come unità esterna) e all’inverso semplicemente via drag & drop: nello specifico, saran possibili 3 tipologie di connessione. Collaborate permetterà di gestire da PC i file del tablet, Extend estenderà l’interfaccia del notebook sul tablet visto come display esterno, e Mirror replicherà sul tablet del notebook tal che, disegnando con la Pencil sul primo, lo stesso disegno si replicherà pari pari (1:1) sullo schermo del portatile.
Super Productivity agevola la connessione in wireless tra un PC Huawei e un display MateView (con DCI-P3 e 4K+), mentre Super Presentation permette di visualizzare il contenuto su uno schermo più grande, se in modalità Mirror, o di avere uno spazio aggiuntivo per visualizzare le cose, se in modalità Extend, magari mentre si prendono appunti sul MateBook.