Come noto, nel 2024 (con revisioni poi nel 2026 e nel 2028) Meta dovrebbe presentare gli occhiali smart AR Project Nazare, standalone, e la variante Hypernova che sfrutterà l’hardware degli smartphone, con ambedue i device controllabili mediante elettromiografia da un braccialetto col solo pensiero. Nel frattempo, però, nuove indiscrezioni hanno fatto chiarezza sui piani di Menlo Park da qui al 2024 in merito all’accesso nel metaverso tramite i suoi visori.
Combinando quanto raccolto dal sito The Informer, e dal portale UploadVR (che ha ricevuto una mail da un portavoce di Meta), sembra che nel Settembre del 2022 esordirà il visore Project Cambria, noto anche come Quest Pro o Arcata, prezzato oltre 800 dollari, quindi più del Quest 2, visto che avrebbe un hardware paragonabile a quello di un notebook entry level, con una batteria ergonomicamente collocata dietro, due mini-display da 2.48 pollici in forma di miniLED, e una risoluzione pari a 2.160 x 2.160 pixel,
Destinato a casi d’uso lavorativi, ma compatibile con i giochi Quest, il visore sarebbe animato da una versione modificata di Android e farebbe affidamento sul tracking di occhi e viso per animare le espressività dell’avaatar. Non mancherebbe il passthrough a colori, per combinare la realtà con gli elementi simulati in ottica realtà mista.
Nel 2023, dove ora troviamo il Quest 2, vi sarà un visore accessibile, ad oggi noto col nome in codice di Stinson, sul cui conto però mancano indicazioni sul prezzo e rumors sulle future specifiche. Nel 2024, poi, arriverebbero altri visori. Codename Funston pare sia destinato a essere un modello di fascia alta, volto a raccogliere l’eredità del Project Cambria di cui sopra mentre, diversamente, un gradino sotto, il prodotto noto col nome in codice di Cardiff, sempre per ora senza numi su specifiche e prezzo, dovrebbe andare a collocarsi nel range del Quest 2, risultando una versione aggiornata del visore Stinton.
Naturalmente, va considerato che quanto emerso dai report delle fonti, pur indicando delle tempistiche in linea di massima, potrebbe vedere anche variare il periodo d’esordio dei prodotti, in concomitanza col prosieguo dello sviluppo degli stessi.