Il vintage è una tendenza, sempre più popolare, diffusa negli ambiti più disparati, dalla moda, all’arredamento, passando per la tecnologia. Qui, dopo l’incarnazione nel retrogaming, e in ambito musicale, sta facendo il suo ingresso anche in quello fotografico, con soluzioni ibride che – come la Leica M10-D e la Pixii Camera A1112 – tamponano la forsennata ed agguerrita concorrenza dei cameraphone (segmento cui Leica stessa partecipa, da anni, grazie agli Huawei di fascia alta delle serie Mate e P).
Leica M10-D, la mirrorless senza display
Leica M10-D è una mirrorless con un corpo da macchina fotografica analogica, tanto da presentare persino una levetta di avanzamento che, in mancanza di un rullino, conferisce un punto di appoggio al proprio pollice: dotata di una scheda tecnica tutto sommato normale, con un processore Maestro II, lo scatto di 30-40 fotogrammi in sequenza a 5fps, il buffer a 2 GB, l’ISO 100-50000 ISO, si fa notare per una scelta già vista a bordo della celebrativa Leica M Edition 60 del 2014, ovvero per la mancanza del display.
Quest’ultimo, accusato di distrarre l’utente facendo perdere momenti importanti, ed evitando che si concentri sulla tecnica, è stato sostituito da una ghiera centrale molto grande con cui regolare la compensazione dell’esposizione, con quelle più piccole deputate al setting per la sensibilità del sensore (da 24 megapixel, a 24×36 mm) e per il tempo di esposizione. Per realizzare lo scatto, come un tempo, ci si avvale del mirino (galileiano, con ingrandimento da 0.73x) mettendo a fuoco il soggetto manualmente via telemetro. Ovviamente, il cuore hi-tech c’è: grazie al Wi-Fi interno e all’app per smartphone “Fotos“, si può controllare la fotocamera da remoto, visualizzare in tempo reale quanto ripreso, valutarne sull’istante il risultato, condividere il tutto sui social, e fare il backup su telefono degli scatti più particolareggiati eseguiti in formato RAW.
Considerando, quindi, che si tratta di una fotocamera non per principianti ma, anzi, per utenti consapevoli, desta meno scalpore il prezzo che il produttore tedesco ha scelto per la sua Leica M10-D, pari a 7.690 euro.
Pixii Camera A1112, con lenti intercambiabili ma sempre senza display
Da una giovane azienda francese arriva la Pixii Camera A1112, con un corpo (138 x 79 x 33 mm, per 460 grammi) dal design retrò in varie colorazioni (es. le estreme argento e nero opaco) in alluminio lavorato CNC: anche in questo caso, manca il display, con le conseguenze che si è adottato un quadratino OLED, in alto, per settare le modalità di scatto, gli ISO (di base a 200, ma con range oscillabile tra 100 e 6400) ed il bilanciamento del bianco, e che si è prevista la connessione – via Bluetooth 4.2 LE e Wi-Fi n – allo smartphone sul quale visionare l’anteprima degli scatti effettuati.
Questi ultimi vengono eseguiti tramite un sensore CMOS (pixel grandi 5.5 micron), con range dinamico da 60-90 dB, otturatore elettronico, e 12 bit quale frequenza di campionamento, avvalendosi – oltre che del consueto telemetro – del mirino ottico equipaggiato con la regolazione automatica per la parallasse e la retroilluminazione dei LED che proiettano le informazioni essenziali, e con un ingrandimento pari a 0,67x.
Molto interessante il fatto che, onde consentire un’esperienza fotografica molto personale e quanto più tradizionale possibile, si è previsto la possibilità di far ricorso a lenti intercambiabili (di default, con quelle Leica M ma, tramite adattatori per la montatura, anche con quelle M39 e LTM), e si è mantenuta la regolazione manuale per l’apertura e la fase di messa a fuoco, mentre per impostare il tempo dell’esposizione ci si può avvalere anche delle regolazioni automatiche.
Munita d’una batteria da 1.000 mAh, la fotocamera ibrida Pixii Camera A1112 arriverà a breve sul mercato a un prezzo ancora ignoto.