JBL in campo con nuovi auricolari tws, cuffie da gaming, partybox e speaker

L'evento Harman Explore 2021 della casa madre Harman Kardon ha permesso al marchio samsunghiano JBL di sfoggiare un intero nuovo assortimento di dispositivi per l'output sonoro, tra cui Partybox, speaker, cuffie e auricolari senza fili.

JBL in campo con nuovi auricolari tws, cuffie da gaming, partybox e speaker

Attivo da 75 nel settore dell’audio premium, il marchio JBL (parte del portafoglio di Harman Kardon, a sua volta controllata da Samsung), già reduce da due novità agostane (il Project Rock Over-Ear Training ma non solo), ha tenuto un evento ad hoc, l’Harman Explore 2021, per presentare le sue prossime novità sonore, tra cui figurano diversi auricolari true wireless, cuffie, speaker e partybox. 

Partendo dagli auricolari senza fili, il modello premium, con tanto di design POWERFIN conferito ai gommini per una stabile calzata, è senza dubbio rappresentato dai Reflect Flow PRO (Settembre, a 179 euro nelle nuance bianco, nero, rosa, blu): si tratta di un modello impermeabile IP68, a prova anche dell’acqua salata degli oceani, provvisto della cancellazione adattiva del rumore (Adaptive Noise Cancelling, con 3 microfoni per ciascuna unità), non a detrimento della consapevolezza di quel che accade intorno (Smart Ambient), predisposti ad accettare i comandi vocali verso Assistant (attivato tramite hot word) e Alexa, provvisti di driver da 6.8 mm con firma sonora JBL Signature Sound. Connessi anche a due dispositivi in contemporanea via Bluetooth 5.0, in modo rapido (Fast Pair) se con device Android, i Reflect Flow Pro hanno un’autonomia di 8 ore usando l’ANC, che arrivano a 24 totali sfruttando la custodia (caricabile anche in wireless Qi oltre che via microUSB Type-C), grazie alla quale recuperano rapidamente 1 ora di autonomia in 10 minuti di giacenza. Senza l’ANC, l’autonomia totale arriva a 30 ore (secondo uno schema di 10+20).

Gli auricolari Tune (da Ottobre, per 99 euro) sono invece rappresentati dai modelli 130NC e 230NC, impermeabilizzati secondo lo standard IPX4. Il primo (bianco, blu, nero), con supporto ai comandi vocali verso Assistant ma anche Alexa, ha una forma compatta e angolata, con le unità che custodiscono driver da 10 mm ottimizzati dalla firma JBL Pure Bass: la cancellazione attiva del rumore può qui contare “solo” su due microfoni per unità ma, in compenso, il Bluetooth, sempre con multi-point verso due sorgenti e Fast Pair verso Android, arriva alla versione 5.2. L’autonomia, ripristinabile celermente con recupero di 1 ora in 10 minuti, ammonta a un totale di 40 ore (10+30) facendo a meno dell’ANC, o di 32 ore (8+24) usandola: la custodia, però, gode della sola ricarica cablata via microUSB Type-C. Il secondo modello, a parte il supporto alla firma sonora JBL Pure Bass affidata a driver più piccoli, da 5.8 mm, resi necessari dal design con stelo à là AirPods, ha le medesime specifiche del primo modello, sia come connettività che come autonomia e funzionalità di cancellazione attiva del rumore, senza nemmeno rinunciare ad alcunché in fatto di concierge virtuali.

Passando gli headset, le cuffie JBL Quantum 350 (nero, da Settembre a 119 euro) dispongono di un microfono removibile con braccetto regolabile e tecnologia Voice Focus per captare chiaramente la voce (ipso facto con certificazione Discord e uso ottimizzato per TeamSpeak e Skype e TeamSpeak), mentre in fase d’ascolto i comodi (grazie al memory foam) padiglioni rivestiti in ecopelle alloggiano driver da 40 mm che assicurano una certa immersività grazie al combinarsi delle tecnologie proprietarie Quantum Surround e Quantum Sound. Il collegamento con la sorgente avviene mediante un dongle USB ad hoc che consente una connessione loseless a 2.4 GHz: l’autonomia si spinge sino a 22 ore, con 1 ora extra recuperata dopo 5 minuti di fast charge.

Nel mondo dei PartyBox, le due nuove proposte di JBL si concretizzano nei modelli 710 e il 110. Il primo (da Ottobre, per 749 euro), in grigio scuro con LED frontali RGB stroboscopici a forma di 8 gestibili via app JBL PartyBox e ingresso per microfono e chitarra, è piuttosto ingombrante, tanto che per spostarlo, anche all’aperto (IPX4), monta maniglia e ruote: integrato con la connettività Bluetooth e provvisto di USB, ha un livello di potenza medio senza distorsione (RMS) pari a 800 W, con i bassi curati tramite un foro per il bass reflex. Se il sound non fosse ancora abbastanza, premendo un pulsante (One-touch True Wireless Stereo) se ne possono accoppiare due, per un assetto stereofonico. Rispetto al primo, vincolato a un funzionamento cablato, il “mini-me” PartyBox 110 (già in commercio a 359 euro) dispone d’una batteria con 12 ore di autonomia, che lo rende anche portable: look e specifiche sono le stesse del modello più grande, a parte il livello RMS, con la potenza media senza distorsione che, ovviamente, è più bassa, pari a 160 W.

Occorrerà pazientare un po’ di più, ma ne varrà la pena per poter metter mano (letteralmente, vista la forma tubolare invariata rispetto ai predecessori) sui variopinti (Steel White, Dusty Pink, Forest Green, Squad, Grey Stone, Ocean Blue, River Teal, Fiesta Red, Midnight Black) speaker Flip 6. Gestibili via app PartyBoost, sotto lo chassis premium, impermeabile IP67 (resistenza alla polvere e in acqua, a un metro di profondità, per mezzora), con logo aggiornato, celano un impianto sonoro in cui la coppia formata dal tweeter e dal woofer ovale affida i bassi a un duplice radiatore passivo. Si agganciano alla sorgente sonora mediante il Bluetooth 5.1 e integrano una batteria che garantisce una dozzina d’ore d’autonomia.

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